Home » Articoli » Live Review » Ritratto di Adam O'Farrill

Ritratto di Adam O'Farrill

By

View read count
Il trentesimo compleanno del trombettista Adam O'Farrill coincide con la pubblicazione di HUESO, il suo settimo album da leader/co-leader prodotto in una carriera singolarmente lunga e prestigiosa.

Il primo importante riconoscimento pubblico gli giunge all'età di 21 anni nel 2015, con la vittoria di Bird Calls al critics poll di Down Beat, un album registrato col quintetto di Rudresh Mahanthappa. Nei quattro anni successivi la sua attività artistica s'incrementa e quel referendum lo elegge massimo trombettista emergente nell'agosto 2019. L'anno seguente è incluso da Down Beat tra i 25 nomi che scriveranno il futuro del jazz, assieme a Joel Ross, Shabaka Hutchings, Makaya McCraven, Tomeka Reid, Fabian Almazan e altri. Miglior trombettista emergente è giudicato ancora nel critics poll del 2021 e l'anno successivo entra nella categoria principale.

Tutte le biografie di Adam O'Farrill sottolineano inevitabilmente la discendenza dal leggendario nonno Chico—uno dei maestri del genere afrocubano—e dal padre Arturo—famoso bandleader dell'attuale latin jazz—ma il trombettista ha scelto una differente collocazione nei terreni dell'avanguardia e i suoi dischi sono una progressiva illustrazione del suo talento di solista e compositore. I riferimenti alle radici musicali familiari si fermano al primo disco Giant Peach (The O'Farrill Brothers, Zoho Music, 2011) e in occasionali presenze nell'Afro-Latin Jazz Orchestra del padre.

Adam O'Farrill nasce a Brooklyn l'8 settembre 1994 circondato da una profonda eredità musicale. Anche la madre, Alison Deane, è una pianista classica e il fratello Zack un batterista e compositore. Dal punto di vista etnico il background è ancor più vasto: il padre e la nonna sono messicani, il nonno paterno (Chico) cubano-irlandese, quello in linea materna afroamericano e sua madre polacco-lituana.

Adam inizia a studiare il pianoforte all'età di sei anni e la tromba due anni dopo. Tra l'infanzia e l'adolescenza i principali stimoli vengono dal padre ("il primo che mi ha fatto improvvisare"), dal primo insegnante di tromba Jim Seeley, dagli studi al "LaGuardia High School"—il liceo artistico che ha ispirato il film Fame—dagli ascolti suggeriti da Zack (a partire dal jazz storico e contemporaneo fino ad autori classici come Olivier Messiaen) e dalle regolari jam session col fratello al Puppet's Jazz Bar di Brooklyn. In quel locale Adam dà anche il primo concerto professionale all'età di 13 anni, assieme al padre, al fratello e al bassista Andy Gonzalez.

Quando lascia il liceo è già un trombettista ferrato come dimostra il citato Giant Peach, registrato nel marzo 2010 all'età di 16 anni con Livio Almeida al sax tenore, Zaccai Curtis al pianoforte, Michael Sacks al contrabbasso e Zack alla batteria. Otto spavalde esecuzioni boppistiche con influenze latin, dove Adam sviluppa serrati assoli e contribuisce con cinque propri brani. L'influenza stilistica più evidente è quella di Freddie Hubbard.

Due anni dopo torna a incidere per l'etichetta paterna l'album Sensing Flight (Zoho Music, 2013) ed i passi avanti sono palpabili. Il nuovo organico è un sestetto col solo Almeida confermato dal precedente gruppo. Il suo ellittico sax tenore si rileva un complemento ideale per la già esplorativa tromba di Adam, che si conferma un autore fantasioso con sei nuovi brani. Tutte queste qualità non sfuggono alla critica statunitense che ne tesse gli elogi. Dan Bilawsky su All About Jazz scrive che «il batterista Zack O'Farrill e il trombettista ancora adolescente Adam O'Farrill hanno compiuto un ulteriore sviluppo, raggiungendo un livello di sicurezza artistica che sfugge alla maggior parte dei musicisti di qualsiasi età». John Murph su Down Beat assegna al disco 4 stelle e parla di «grande testimonianza di maturità musicale», giudicando Adam un compositore avvincente.

A 18 anni il trombettista s'iscrive alla Manhattan School of Music dove perfeziona le doti strumentali con Laurie Frink, Cecil Bridgewater e altri, quelle di scrittura con Reiko Fueting. Prende anche lezioni da Ambrose Akinmusire. Sono anni di frenetica attività per il trombettista, ben oltre i momenti della didattica: nel 2013 partecipa al notevole debutto del sassofonista Chad Lefkowitz-Brown con l'album Imagery Manifesto (con Linda May Han Oh, Sam Harris e altri); nel 2014 giunge terzo al Thelonious Monk International Jazz Trumpet Competition e forma il suo quartetto con Lefkowitz-Brown al tenore, Walter Stinson al basso e Zack O'Farrill alla batteria. Viene notato da Rudresh Mahanthappa che lo porta a incidere il 4 e 5 agosto il citato Bird Calls (ACT, 2015). In quello stesso anno si mette in evidenza con l'orchestra del padre in un album (Cuba: The Conversation Continues), che vince il Grammy per il miglior disco Latin Jazz.

Stranger Days

Sono mesi febbrili perché Adam ha già definito il suo album d'esordio a pieno titolo, che viene pubblicato nel 2016 dalla Sunnyside Records col titolo Stranger Days suscitando scalpore. Ad appena 21 anni il trombettista si presenta a capo di un quartetto senza pianoforte comprendente Chad Lefkowitz-Brown al sax tenore, Walter Stinson al contrabbasso e Zack O'Farrill alla batteria. La cifra stilistica è un post bop ai confini col primo free (Ornette soprattutto) che si sviluppa attraverso elaborate composizioni (otto scritte da O'Farrill, due da Stinson) eseguite da un organico animato da forte coesione interna. Le note del disco sono scritte da Zack che presenta il fratello come un cinefilo, un videogamer e un amante di Albert Camus, al cui romanzo "The Stranger" s'è ispirato per l'omonima composizione del disco. Precisa che l'album non è una "blowing session" ma il risultato di un progetto che ha visto lunghe discussioni collettive per stabilire lo sviluppo narrativo dei brani. E conclude: «Piccolo avvertimento: come si capisce, questo progetto non è un mezzo per far ottenere stelle a mio fratello o sfoggiare le sue doti di trombettista fuoriclasse. Questo progetto è molto più significativo e riflessivo per ogni musicista coinvolto».

Nel 2016 Adam è richiesto dai gruppi più innovativi di New York e prima d'incidere il magistrale El Maquech lo troviamo partecipare a due album di alto valore anche se poco noti: il primo è Rhombal del bassista Stephan Crump con Ellery Eskelin al sax tenore e Tyshawn Sorey alla batteria. Il secondo è New Helsinki del chitarrista Olli Hirvonen, in cui ha modo di caratterizzare con un lungo intervento il brano "Absolute."

El Maquech

Nel 2017 il quartetto di Stranger Days compie il suo primo tour con sette date tra Stati Uniti e Canada. In una pausa a Montreal, precisamente il 25 aprile, entra in studio ed incide sette brani del repertorio che l'anno successivo viene pubblicato dall'etichetta Biophilia con titolo El Maquech. Un brano, "Pour Maman" viene da un'incisione a Brooklyn del 20 febbraio.

La vicinanza col primo quartetto di Ornette Coleman è ancor più evidente nelle dissonanti melodie, nelle asprezze timbriche e nei serrati contrappunti di tromba e sax tenore ma le aperture al folklore messicano contribuiscono a definire un'estetica originale. Il brano che più di tutti allenta la tensione a favore di un danzante clima popolare è "El Maquech," il tema di Efrain Salvador dà il titolo all'album. Il nome viene da un coleottero che vive nella penisola dello Yucatán. All'insetto è associata un'antica leggenda maya e viene ancora utilizzato come spilla vivente dalla donne del luogo. I brani non originali vengono trattati con matura originalità: è il caso di "Pour Maman" un laconico tema di Gabriel Garzón-Montano, del folklorico "Siiva Moiiva," di "Erroneous Love" rilettura del monkiano "Eronel" e di "Get Thee Behind Me Satan" di Irving Berlin. In quest'ultimo brano O'Farrill sviluppa una lunga e ricercata improvvisazione solitaria, con impressionante maturità.

L'album viene accolto da recensioni superlative e nell'agosto 2019 Adam vince l'International Critics Poll di Down Beat per la categoria trombettisti emergenti. La vittoria giunge nell'anno di pausa, voluto dal gruppo per "rimettere la cose in prospettiva." Forse stimolato dal risultato, il quartetto riprende a suonare nella seconda metà di quell'anno (con Xavier Del Castillo al posto di Lefkowitz-Brown).

Gli anni dal 2018 al 2020 sono ricchi di esperienze significative, che dimostrano la versatilità del trombettista e compositore in progetti anche distanti dal jazz. Uno dei momenti clou è "Bird Blown Out of Latitude" presentato il 14 e 15 dicembre 2018 alla Jazz Gallery di New York. Adam O'Farrill guida un nonet comprendente i sassofonisti Xavier Del Castillo e David Leon, il trombettista Nolan Tsang, il chitarrista Tal Yahalom, il pianista e tastierista Chris Fishman, la bassista Eva lawitts, il batterista Russell Holzman e la cantante Gaya Feldheim Schorr.

I dieci minuti di "Shadow Persist," il brano disponibile su YouTube, esemplificano le linee guida di una musica tumultuosa, oggetto di un'intervista del trombettista su jazzspeaks.org dove ricorda d'essersi ispirato al romanzo "The Rainbow" di D.H. Lawrence, al concerto tenuto da Miles Davis all'Isola di Wight e alle musiche di Toru Takemitsu, Jonny Greenwood e Thom Yorke.

Le partecipazioni a progetti altrui, anche stilisticamente diversi, sono numerose e ne selezioniamo alcune. Di qualche mese prima (il 20 luglio) è la partecipazione al brano "Voices" nel disco Emotional Heat 4A Cold Generation di JIL. O'Farrill è ormai uno dei trombettisti più richiesti di New York e lo troviamo ancora nel debutto del chitarrista Idan Morim (I.M.) e in dischi del trombonista Jacob Garchik (Clear Line), del pianista Glenn Zaleski (The Question), della sassofonista Anna Webber (Idiom), del pianista venezuelano Gabriel Chakarji (New Beginning) e soprattutto della chitarrista Mary Halvorson (Artlessly Falling) del 2019. In questa seconda incisione del gruppo Code Girl, Adam prende il posto di Ambrose Akinmusire. La chitarrista aggiunge in organico lui e la sassofonista Maria Grand in un progetto che include Robert Wyatt, celebre fondatore dei Soft Machine. E proprio nel brano d'apertura, "The Lemon Trees," O'Farrill offre uno dei momenti più intensi del lavoro con un emozionante e cantabile assolo.

Visions of Your Other

Nell'agosto 2021 Adam O'Farrill ottiene il primo posto nel Down Beat Critics Poll (categoria trombettisti emergenti) ripetendo il successo del 2019 e pochi mesi dopo pubblica con l'etichetta Biophilia il terzo album del suo quartetto, Visions of Your Other.

Rispetto al precedente lavoro c'è un mutamento d'organico (il sassofonista Xavier del Castillo al posto di Chad Lefkowitz-Brown) e s'evidenziano nuove esplorazioni musicali. Lo spettro dei riferimenti artistici di Adam è quanto mai esteso e le sue passioni influenzano la direzione del nuovo lavoro. Una di queste riguarda Ryuichi Sakamoto il cui brano "Stakra" —tratto dall'album Async—apre il disco. «Non è esagerato dire che quell'album ha cambiato la mia vita—ha detto Adam—mi ha fatto ripensare a tutti gli elementi della musica e al modo in cui sono prioritari. Mi sono reso conto che la melodia implica molte possibilità e la trama non è solo questo. Ci vorrà molto tempo per elaborare completamente l'impatto che Async ha avuo in me». La reinterpretazione di "Stakra" usa ampiamente l'elettronica (con l'uso del software Paulstretch) selezionando ed enfatizzandone alcuni elementi in linea con l'intento generale del disco: umanizzare la rigidità della tecnologia musicale con le palpitanti trame di un quartetto acustico privo di accordi.

Il titolo dell'album è preso da una scena del film The Master di Paul Thomas Anderson dove il protagonista viene interrogato sulle discordanti visioni della figura materna. E qui s'evidenzia un altro assunto dell'album: il confronto tra realtà contrastanti, esemplificate da piani sonori e percussivi in ambigua relazione. Dense architetture sonore si sviluppano alternando momenti estatici e tumultuosi dove tromba e sax tenore sviluppano animati confronti improvvisati.

HUESO

Da poche settimane il quartetto di O'Farrill ha pubblicato il nuovo album HUESO, registrato nel maggio 2022 appena dopo un'immersione lavorativa di tutta la band presso la Morning Glory Farm a Bethel nel Maine. «Ho letto molto su questioni ambientali—ha detto il trombettista—e crescendo a New York City ho sentito che avevo bisogno di promuovere una connessione più stretta e una relazione con il suolo su cui tutti camminiamo. Ho imparato quanto siano pesanti i secchi d'acqua, mi sono sbavato le mani attirando una mucca sul pascolo mentre le tenevo una mela in bocca (...) ho trasportato una balla di fieno dopo l'altra dal soppalco del fienile per mantenere gli animali nutriti».

Pubblicato da una nuova etichetta di grande interesse, FOOD, l'album raccoglie composizioni che il gruppo suonava da un po' di tempo e, secondo O'Farrill, l'incisione ha positivamente risentito di quell'esperienza.

La musica del quartetto ha un andamento audace, presentando sviluppi inattesi, ipnotiche microvarizioni in unisono tromba/sax e qualche innesto synth. In apertura troviamo due versioni di "Truth Ray," brano di Thom Yorke tratto dal suo album Tomorrow's Modern Boxes. Il clima monocorde del pezzo originale è profondamente trasformato, passando da una libera improvvisazione in rubato per tromba a una contrappuntistica e frammentata relazione tromba/sax.

Quasi tutte le composizioni si sviluppano con lentezza, evidenziando una scrittura elaborata: spiccano un alto senso della forma d'impronta classica, timbri radiosi e percorsi in costante mutazione, di taglio contemporaneo. Introdotto dal toccante "Requiem," il lungo "Gesturing Towards the West" è tra i brani più articolati e variopinti del disco, contenente due lunghi interventi di O'Farrill e Del Castillo più emozionanti relazioni con batteria e contrabbasso. Altro brano che spicca per tensione interna, spiccata articolazione ritmica e varietà delle soluzioni è "Dodging Roses," illuminato da un emozionante assolo di O'Farrill.

Dal maggio 2022 ad oggi la vulcanica attività del trombettista ha continuato a esprimersi in propri e altrui progetti. Appena tre mesi dopo l'incisione di HUESO, il 4 e 5 agosto, O'Farrill ha presentato alla Jazz Gallery di New York il progetto "For These Streets" a capo di un ottetto comprendente lui alla tromba e al flicorno, David Leon al sax contralto/baritono e al flauto, Kevin Sun al sax tenore e al clarinetto, Kalun Leung al trombone e all'eufonio, Mary Halvorson alla chitarra, Patricia Brennan al vibrafono, Tyrone Allen II al basso e Tomas Fujiwara alla batteria. La direzione complessiva è di Eli Greenhoe. La musica s' ispira a vari cineasti, musicisti e scrittori degli anni trenta, da Virginia Woolf a Henry Miller, da Octavio Paz a Olivier Messiaen, da Charlie Chaplin a Duke Ellington. Il tutto in un confronto critico tra la società statunitense di oggi e quella di cento anni fa.

Adll'inizio del 2023 risale la nuova session di O'Farrill col gruppo di Mary Halvorson, pubblicata nel magnifico Cloudward del gennaio 2024. A questa seguono continui nuovi progetti: due composizioni ("Fratbush Blue" e "The Man from the Sea") scritte per essere eseguite dai membri della sua famiglia; un duo con Patricia Brennan e l'incisione col settetto SeVeN della vibrafonista, che ha appena pubblicato Breaking Stretch con la Pyroclastic Records. L'esibizione live, data al Teatro Roulette di Brooklyn, è disponibile su YouTube. Il nuovo settetto è una delle novità più emozionanti dell'anno e comprende anche Jon Irabagon al sax alto e sopranino, Mark Shim al sax tenore, Kim Cass al contrabbasso, Marcus Gilmore alla batteria e Mauricio Herrera alle percussioni.

L'ultimo progetto è il quartetto Elephant, dove il trombettista usa ampiamente l'elettronica, comprendente Yvonne Rogers al pianoforte e sintetizzatore, Walter Stinson al contrabbasso e Russell Holzman alla batteria. Il gruppo è stato presentato in anteprima alla Jazz Gallery il 10 e 11 settembre 2024. È attesa una prossima pubblicazione su disco.

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT



Adam O'Farrill Concerts


Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.