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Anna Webber: Idiom

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Anna Webber: Idiom
Già da oltre un decennio, la complessità della canadese Anna Webber (sax tenore, flauto, composizione) ci interroga sulla possibilità di compenetrare nel jazz di oggi mente e corpo, attitudine concettuale e abbandono rituale. Non è la prima, ovviamente, a lambire questi territori impervi. Si situa, forse, in una geografia sonora che parte da Cecil Taylor e attraversa le gigantesche ombre di Anthony Braxton e Henry Threadgill. Ma, velocemente, sta atterrando in un pianeta sonoro totalmente proprio, come dimostra questo doppio album ambizioso, che segna il punto più alto della sua poetica. Idiom è costruito su due piattaforme differenti ma connesse. La prima riannoda il filo dell'opera per trio (Simple Trio), con Matt Mitchell al piano e John Hollenbeck alla batteria; la seconda propone una piccola orchestra di undici elementi che allarga la cornice e la visione con una concezione timbrica di notevole spessore. Le prime tracce del primo album rimandano direttamente a un minimalismo ritmico stratificato, che vive sulla pulsazione costantemente riposizionata fino ad un climax di tensione ritmica, con la batteria di Hollenbeck in primo piano ed il piano di Mitchell usato anch'esso in funzione prevalentemente ritmica. Il flauto di Anna è spesso vocalizzante e mimetico: le tecniche espressive non sono quasi mai tradizionali, ma forzate da una diteggiatura e da un respiro eterodossi. Questa descrizione suggerisce dunque un approccio più intellettuale e maniacalmente studiato che spontaneo; eppure l'ascolto conquista i sensi, fino ad arrivare al lirismo di "Forgotten Best," pezzo davvero toccante. Ancora ritmi trascinanti con largo utilizzo di riff in "Idiom III," con un'improvvisazione di sax tenore sopra una tempesta ritmica, che si dissolve nel silenzio, prima che il pianoforte annunci un nuovo clima indeterminato e che le percussioni si sfoghino ancora, solitarie o in dialoghi veloci, fino al ritorno a capo. Musica spesso ossessiva, naturalmente dialettica, di grande rigore organizzativo. "Idiom VI" occupa tutto il secondo cd, oltre un'ora di scritture e improvvisazioni, suddivise in "movimenti" e "interludi," carichi di atmosfere cupe e misteriose, con un uso discreto dell'elettronica. Anna riesce a valorizzare le diverse voci a disposizione, specie il clarinetto basso, il violoncello, la tromba. Gli eventi sonori si alternano con riferimenti alla forma anche classica (fuga, contrappunto), ma gli ultimi movimenti danno ampio spazio all'improvvisazione collettiva, vibrante e fisica, ricordando che Anna Webber è, come lei stessa tiene a sottolineare, una musicista di jazz.

Track Listing

CD1: Idiom I; Idiom IV; Forgotten Best; Idiom V; Idiom III; CD2: Idiom VI: Movement I; Interlude 1; Movement II; Interlude 2 and Movement III; Movement IV; Interlude 3 & Movement V; Interlude 4 & Movement VI.

Personnel

Anna Webber
composer / conductor
Nathaniel Morgan
saxophone, alto
Yuma Uesaka
saxophone, alto
Jacob Garchik
trombone
Liz Kosack
synthesizer
Eric Wubbels
composer / conductor
Additional Instrumentation

David Byrd-Marrow: horn

Album information

Title: Idiom | Year Released: 2021 | Record Label: Pi Recordings


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