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Elvin Jones: Revival: Live at Pookie's Pub

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Elvin Jones: Revival: Live at Pookie's Pub
Non c'è solo la musica —tumultuosa e avvincente— a porre in primo piano questo doppio CD (o triplo LP) del quintetto di Elvin Jones, ripreso in un piccolo club di Manhattan dal 28 al 30 luglio 1967.

L'edizione fortemente voluta da Zev Feldman (dopo 11 anni di tentativi presso varie etichette) illustra il punto di svolta del batterista da illustre sideman a leader e illumina la singolare condizione del jazz a New York nella seconda metà dei Sixties.

Leggendo le numerose testimonianze presenti nel libretto allegato si resta stupiti nel sapere che l'ingaggio in quel piccolo locale del periferico West Soho era di 150 dollari a settimana e gli ascoltatori non più di dieci persone a sera.

Negli anni di punta di rock e soul music, il jazz era espulso dai locali più in vista e sopravviveva negli angoli remoti della metropoli. Eppure era in salute smagliante come dimostra quest'incisione e come ci ricordano alcuni capolavori di quei mesi: Sorcerer e Nefertiti di Miles Davis, Electric Bath di Don Ellis, El Hombre di Pat Martino, New and Old Gospel di Jackie McLean, Mama Too Tight di Archie Shepp. Tra febbraio e marzo John Coltrane aveva inciso Expression, la sua ultima session prima di morire per tumore il 17 luglio.

Il quintetto di Elvin Jones fu ripreso una decina di giorni dopo quella data e comprendeva il febbrile sassofonista Joe Farrell, Billy Greene o Larry Young al piano e il contrabbassista Wilbur Little. In giugno Elvin Jones aveva inciso Heavy Sounds in veste di co-leader con Richard Davis e con Frank Foster al tenore. Se quello era un ottimo disco qui il clima è stratosferico.

La condizione economica di Elvin e della moglie Keiko era precaria e un lungo ingaggio al Pookie's (proseguì per mesi con vari organici) era meglio di niente. La voce sul clima infuocato di quelle notti si sparse nella comunità del jazz attirando musicisti e critici. In definitiva fu un'ottima scelta, che lanciò Elvin in veste di leader aprendogli le porte della Blue Note nell'aprile 1968.

Queste registrazioni le dobbiamo a Bob Falesch, un giovane appassionato di Chicago, tecnico del suono alla Ampex, che in luglio si regalò una vacanza jazzistica a New York. Casualmente venne a sapere della presenza di Elvin Jones al Pookie's Pub: ci andò e fu travolto dalla musica. Ebbe modo di parlare col batterista e decisero di registrare qualche serata. La cosa avvenne tre settimane dopo con la piena approvazione di Elvin e della band.

A parte un paio di brani, tutti gli altri vanno dai 16 ai 20 minuti e ricordano le torrenziali esecuzioni live dell'ultimo Coltrane, a cui Joe Farrell s'ispira mantenendo la sua identità di bopper.

Il primo della selezione è "Keiko's Birthday March," che gli appassionati più attenti ricorderanno già inciso (col titolo "The Long Two/Four") dal quintetto di Pepper Adams con Donald Byrd nel disco Riverside del 1958 10 to 4 at the 5 Spot che comprendeva lo stesso Elvin Jones ma risultava composto dal trombettista. Negli anni seguenti il batterista lo inciderà spesso, indicandolo sempre come suo. Introdotto da alcune battute a tempo di marcia col rullante è un tema contagioso che dà la piena misura di ciò che segue: un lunghissimo, infiammato, assolo di Farrell sostenuto da un drumming incalzante, interattivo e poliritmico che ti fa sobbalzare.

Seguono i pacati intervento del pianoforte e del contrabbasso, un ricercato solo di Elvin e il tema in chiusura. Nella struttura i brani seguono lo stesso schema, tipico delle esecuzioni in club, ma la fantasia delle esecuzioni e la febbrile potenza espressiva sono magistrali. È piuttosto singolare che i musicisti suonino con tanto trasporto di fronte a un pubblico di poche persone (e lo si capisce dagli sparuti applausi).

Una pausa al cardiopalma viene nel quarto brano con "My Funny Valentine," esposto da Farrell al flauto: grande lirismo con il sorprendente contrappunto ritmico di Elvin che avvince. Il prosieguo dei dischi è variopinto con un altro brano—ora swingante—al flauto ("Softly as in a Morning Sunrise"), un breve episodio latin ("Raunchy Rita") e altri momenti sostenuti. Tra questi spicca un formidabile "Oleo," dove il frenetico intervento di Farrell sul frammentato ed esplosivo sostegno di Elvin vi terrano soggiogati.

Album della settimana.

Track Listing

Keiko's Birthday March; Gingerbread Boy; 13 Avenue B; My Funny Valentine; M.E..; On the Trail; Softly As In A Morning Sunrise; Raunchy Rita; Oleo.

Personnel

Joe Farrell
saxophone
Wilbur Little
bass, acoustic
Larry Young
organ, Hammond B3
Additional Instrumentation

Joe Farrell: tenor saxophone (1—3, 5, 6, 8, 9), flute (4, 7); Larry Young: piano (2); Billy Greene: piano (1, 3-9).

Album information

Title: Revival: Live At Pookie’s Pub | Year Released: 2022 | Record Label: Blue Note Records


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