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Marco Bardoscia
La musica di Bach è per me di grande ispirazione e in particolare questa opera monumentale interpretata da Gould. A volte mi capita di ascoltarne degli estratti prima dei concerti.
2. Miles Davis, Relaxin' with the Miles Davis Quintet (Prestige,1958).
Disco storico che appartiene a una collana di quattro album, la ritmica composta da Philly Joe Jones, Red Garland e Paul Chambers è una delle più affiatate della storia del Jazz, i tre sostengono magnificamente i due giganti Davis e Coltrane. Consiglio vivamente l'ascolto della versione in vinile di questo disco.
3. Charlie Haden, Jan Garbarek, Egberto Gismonti, Magico (ECM, 1980).
Mai disco ebbe un titolo più adatto, i tre musicisti si incontrano in un mondo di suoni assolutamente liberi dando vita a mondi musicali sempre cangianti e mai ripetitivi, per me una vera lezione di musica.
4. Slam Stewart, Slam Stewart (Black and Blue, 1972).
Questo è un vinile (con la cover rosa e verde) pescato per caso in un mercatino in Belgio, parliamo di uno dei pionieri del contrabbasso Jazz moderno, disco pieno di swing e leggerezza.
5. Lucio Dalla, 12000 Lune (Sony music, 2006).
CD triplo acquistato in autostrada, è una raccolta di canzoni di varie epoche del grande cantautore bolognese. Dalla è semplicemente geniale, c'è poco da aggiungere.
6. Bill Frisell, Thomas Morgan, Small Town (ECM, 2017).
Questo è il mio ultimo acquisto, sono un grande appassionato della formula in duo, in particolare questa è una tra quelle più interessanti grazie alla grande sensibilità dei due protagonisti, Thomas Morgan è, secondo me, uno dei contrabbassisti più interessanti degli ultimi anni.
7. Tomasz Stańko, Matka Joanna (ECM, 1995).
Un altro disco della tedesca ECM questa volta con una formazione totalmente europea. Qui la musica si rarefà e i quattro musicisti ci portano in un mondo onirico, li cito tutti e quattro perché se lo meritano, oltre a Stanko alla tromba ci sono Bobo Stenson al piano, Anders Jormin al contrabbasso e Tony Oxley alla batteria.
8. Billie Holiday, Lady in Satin (Columbia, 1958).
Altro pilastro della storia del Jazz, un album di grande poesia, un concentrato di musica, qui tutto è perfetto dagli arrangiamenti all'orchestra dal suono alla voce di Billie Holiday.
9. Erik Satie, Aldo Ciccolini, L'ouvre pour piano (EMI, 2001).
Un'impresa titanica del grande pianista partenopeo trapiantato a Parigi. L'intera opera per pianoforte di Satie registrata in solitudine in un cofanetto di 5 album. Questa musica è fatta di sottintesi, una apparente semplicità formale che nasconde una grande complessità di pensiero.
10. Edith Piaf, Eternelle (EMI, 2001).
La chanson francaise è un altro dei miei amori, scoperto, devo dire, più di recente. Mi affascina per la bellezza delle melodie e per l'attenzione negli arrangiamenti, questa è una raccolta di successi della grande interprete dello scorso secolo.
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