Il meglio del 2018 secondo Vincenzo Roggero

Anche quest'anno tanti gli ascolti, tante le proposte interessanti, e come al solito, difficile sintetizzare il meglio in dodici dischi. Non necessariamente i migliori ma quelli che, in un modo o nell'altro, hanno lasciato un segno. In testa una conferma, Steve Coleman, eh sì ancora lui, per il disco certo, ma anche per i meravigliosi concerti che ha regalato con suoi Five Elements. E una sorpresa, Slow is Possible, band portoghese praticamente sconosciuta, con un album di debutto clamoroso. Senza dimenticare un nutrito gruppo di grandi dischi italiani.

Dischi

Dino Betti van der Noot Ou Sont Les Notes D'Antan ? Stradivarius	Francesco Chiapperini Extemporary Vision Ensemble The Big Earth Rudi Records	Steve Coleman Live At Village Vanguard Vol.1 (The Embedded Sets) PI Recordings
Franco D'Andrea Intervals I Parco della Musica	Hobby Horse Helm Auand/Rous Records	James Brandon Lewis Radiant Imprints Off Record
Makaya McCraven Universal Beings International Anthem	The Necks Body Northern Spy	Pipe Dream Pipe Dream Cam Jazz
Fredrik Nordstrom Needs Clean Feed	Beppe Scardino BS10 Live In Pisa Auand	Slow is Possible Moonwatchers Clean Feed

Concerti

ONG Crash + Ken Vandermark—Auditorium Bettinzoli—Brescia—(04.03.2018)
Zenophilia—Teatro Asioli —Correggio— (01.06.2018)
Chicago / London Underground—Cinema Torresino—Padova—(19.05.2018)
Big Satan—Cinema Torresino—Padova—(23.02.2018)
Angles 9—Cantina Lo Sparviero—Monticelli Brusati—(22.06.2018)
Frontal—Cortile ex Madri Canossiane—Orzinuovi—(21.06.2018)
Pipe Dreams—Teatro Asioli—Correggio—(01.06.2018)
Decoy—Teatro Idra—Brescia—(24.02.2018)
Cristina Donà & Fishwreck—Parco Palazzo Martinoni—Cigole—(14.06.2018)
Steve Coleman—Piazza del Popolo—Berchidda— (14.08.2018)

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