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Year in Review
I Dischi del 2024 secondo Ludovico Granvassu

by Ludovico Granvassu
Spesso molti articoli sulle migliori uscite dell'anno" iniziano con una premessa quasi apologetica ("questi non sono necessariamente 'i migliori album dell'anno,' ma 'i miei preferiti';" è tutto soggettivo;" domani avrei scelto titoli diversi;" ho potuto selezionare solo dieci album," ecc.)? Queste dichiarazioni sembrano riflettere il disagio del redattore, costretto a riassumere un vasto ecosistema artistico selezionando dieci fatidici" album tra migliaia, una scelta che, in teoria, dovrebbe offrire ai lettori una panoramica equilibrata e completa di una scena che, anno ...
Continue ReadingI Dischi del 2024 secondo Neri Pollastri

by Neri Pollastri
Arrivati a fine anno è sempre interessante guardarsi indietro, ripensare alla musica ascoltata con maggior piacere e condividerla con coloro ai quali può essere sfuggita. Quest'anno osservo con qualche sorpresa che i dischi meritevoli sono tanti (e forse non sono neppure tutti qui), ma devo dire che farei fatica a eliminarne qualcuno. Se sia segno dell'elevata qualità di quanto viene pubblicato o di un abbassamento dello spirito critico di chi scrive, siano i lettori a deciderlo. Non c'è ...
Continue ReadingI dischi del 2024 secondo Giuseppe Segala

by Giuseppe Segala
Non c'è molto da aggiungere a questa lista: solo il fatto che l'ordine è alfabetico e, naturalmente, non segue una classifica di merito. Senza dubbio il 2024 ci ha dato tanta bella musica, da ascoltare e riascoltare. Purtroppo tante segnalazioni sono rimaste oltre il confine dei dieci CD: in tanti casi l'inclusione o meno è dovuta a criteri molto soggettivi, che tra un'ora o domani si potrebbero modificare. La musica ha bisogno di tempo. Viva chi la fa e chi ...
Continue ReadingI dischi del 2024 secondo Libero Farnè

by Libero Farnè
La lista che ho stilato non segue alcun ordine di preferenza. I dischi sono quindi organizzati in ordine alfabetico, per artista. A mio parere ogni album in questa lista è di grande interesse. Ho deciso di selezionare alcuni album statunitensi, ma ne ho sacrificati molti altri molto meritevoli, e tre album italiani che ritengo meritevoli di maggiore notorietà internazionale. Gato Barbieri Standards Lost and Found 1 Red Records ...
Continue ReadingI dischi del 2024 secondo Angelo Leonardi

by Angelo Leonardi
Indico i dischi (sia italiani che stranieri) che ho più apprezzato e soprattutto amato nel 2024. Quelli che più mi hanno arricchito e appassionato, quelli che mi sono ritrovato a riascoltare spesso. Tra il primo indicato e l'ultimo non c'è un ordine di valore, ma solo alfabetico. Non so quanto sia possibile dividere la valutazione professionale" dal piacere personale ma per quanto possibile ho privilegiato quest'ultimo approccio. Patricia Brennan Breaking Stretch Pyroclastic Un ...
Continue ReadingIl Meglio del 2018 Secondo Neri Pollastri

by Neri Pollastri
Anche quest'anno, faticosamente e responsabilmente, ho selezionato tra i miei numerosi ascolti dodici dischi e dieci concerti che potessero essere considerati se non i migliori," quantomeno tra i migliori." La selezione è fatalmente influenzata non solo dalle mie predilezioni (non si può ascoltar tutto e fatalmente ci si concentra su ciò che per qualche ragione ci incuriosisce di più), ma anche da aspetti contingenti, quali il fatto che vivendo in Italia ho più occasioni di ascoltare musicisti che vivono qui ...
Continue ReadingIl Meglio Del 2018 Secondo Giuseppe Segala

by Giuseppe Segala
La produzione del 2018 è stata copiosa e alcuni grandi protagonisti, come Henry Threadgill e Steve Coleman, hanno pubblicato documenti significativi della propria attività. Ha fatto giustamente scalpore il ritrovamento delle registrazioni di John Coltrane, pubblicate con il titolo Both Directions at Once, che aggiungono motivi di riflessione e piacere a chi non si stanca di frequentare la stupefacente accelerazione di Trane negli anni Sessanta. Alcuni lavori sono di ascolto impegnativo: i sei CD dedicati dal chitarrista Miles Okazaki all'opera ...
Continue ReadingIl Meglio del 2018 Secondo Nicola Negri

by Nicola Negri
Per chi non se ne fosse accorto, stiamo vivendo un momento musicale straordinario, fatto di ricerca senza confini, ibridazioni linguistiche e condivisione di esperienze spesso agli antipodi--insomma diametralmente opposto al periodo storico, in cui l'ignoranza miope delle nuove destre vorrebbe tenerci divisi, ancorati ad un'idea identitaria ormai superata dalla storia. Dal jazz più classico alle contaminazioni rock e noise, dall'improvvisazione libera alla ricerca pura della composizione contemporanea, anche questo 2018 ha visto una produzione discografica di livello altissimo, con ...
Continue ReadingIl meglio del 2018 secondo Vincenzo Roggero

by Vincenzo Roggero
Anche quest'anno tanti gli ascolti, tante le proposte interessanti, e come al solito, difficile sintetizzare il meglio in dodici dischi. Non necessariamente i migliori ma quelli che, in un modo o nell'altro, hanno lasciato un segno. In testa una conferma, Steve Coleman, eh sì ancora lui, per il disco certo, ma anche per i meravigliosi concerti che ha regalato con suoi Five Elements. E una sorpresa, Slow is Possible, band portoghese praticamente sconosciuta, con un album di debutto clamoroso. Senza ...
Continue ReadingIl meglio del 2018 secondo Angelo Leonardi

by Angelo Leonardi
Ogni linguaggio che partecipa alla multiforme scena del jazz contemporaneo ha espresso dischi eccellenti, equiparabili per valore artistico . Dal mio punto di vista, accanto alle opere di veterani sempre creativi come Henry Threadgill, Kenny Barron, Bill Frisell e Franco D'Andrea, ho ammirato i lavori di quaranta/cinquantenni come Jamie Saft, JD Allen, Michael Leonhart, Edward Simon e del nostro Riccardo Brazzale, il leader della Lydian Sound Orchestra. Senza dimenticare le trentottenni Mary Halvorson e Anat Cohen a dimostrazione ...
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