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John Scofield, Dave Holland: Memories Of Home
Naturalmente, prima di giungere a questo duo, Scofield e Holland avevano incrociato le proprie strade in varie occasioni, tra cui ricordiamo quelle con Herbie Hancock, in The New Standard del 1996, insieme a Michael Brecker e Jack DeJohnette, e con Joe Henderson nell'omaggio a Miles Davis So Near, So Far, del 1993. Eccoli ora, nel periodo della saggezza, a narrare storie in cui le radici della loro musica danno ancora linfa a germogli di idee fresche, alimentando contemporaneamente un dialogo schietto.
La loro storia, particolarmente agli inizi, ha seguito percorsi differenti: Holland si è trovato a condividere un periodo chiave della vicenda di Miles, uno degli innumerevoli. Lo vediamo, poco più che ventenne, nel filmato all'isola di Wight del 1970, con gli altrettanto giovani Jack DeJohnette, Chick Corea, Keith Jarrett a percorrere spericolati itinerari, ricchissimi di ramificazioni. Il trombettista lo aveva notato a Londra due anni prima, dove al Ronnie Scott's sperimentava accanto a musicisti quali Evan Parker, Kenny Wheeler, John Surman. Un inizio ricco di investigazioni, proseguito con Anthony Braxton in Circle e con tante altre esperienze.
Gli inizi di Scofield, di cinque anni più giovane, furono più legati al rock e al rhythm and blues, cui seguì un ventaglio di episodi nel jazz moderno, mainstream, fusion. Quando Davis lo chiamò con sé, nel 1982, il trombettista era da poco tornato sulla scena dopo una lunga interruzione e percorreva le strade dell'energia funk- jazz. Una musica altrettanto brulicante, ma certo meno audace. La matrice del chitarrista, pur con tutte quelle influenze, è però rimasta allacciata alla fonte del suo maestro Mick Goodrick e dunque di Jim Hall. L'eleganza del suo tocco, sebbene nutrita di inflessioni e bagliori, pronta a digressioni e sottili audacie, resta di quello stampo.
L'eleganza sinuosa, felpata, attenta è il tratto che unisce i due musicisti. In questa occasione attingono a piene mani da due scrigni ricchissimi del jazz contemporaneo e ne traggono perle di saggezza musicale, costruttiva, emotiva. Schiettamente ancorati al proprio stile originale, che li rende riconoscibili e maestri, eppure sempre pronti alla sfida, al dialogo profondo. Con attenzione reciproca e persistente impronta personale, i due musicisti influenzano costantemente le proprie direzioni, si modellano in una simbiosi creativa. L'atmosfera è di calda, calma intimità. Emblematico è quanto dice Holland a proposito dell'incontro: "Suonare con John è un grande piacere, una comunicazione serrata. È divertente e facile. Impariamo costantemente uno dall'altro. La cosa fondamentale è che troviamo sempre qualcosa di nuovo nella quantità di meraviglioso materiale con il quale lavoriamo."
Ecco, a questo punto, parlare dei materiali è quasi superfluo. Ogni ascoltatore avrà lo stupore della scoperta di quanto si cela in queste Memorie di casa. Nei brani classici di Scofield come "Meant to Be" e "Mine Are Blues," nella splendida ballad "Easy for You." Nella dedica di Holland al grande Ray Brown, "Mr. B" , e nel blues irregolare, molto mobile e nobile di "Not for Nothin.'" Nella densa riflessione finale che dà il titolo all'album.
Album della settimana.
Track Listing
Icons at the Fair; Meant to Be; Mine Are Blues; Memorette; Mr. B (Dedicated to Ray Brown); Easy for You; You I Love; Memories of Home.
Personnel
John Scofield
guitarDave Holland
bassAlbum information
Title: Memories Of Home | Year Released: 2025 | Record Label: ECM Records
Tags
John Scofield Dave Holland
Album Review
Giuseppe Segala
Memories Of Home
ECM Records
John Scofield
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