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Giuseppe Segala
Musica come cultura, identità, sfida
About Me
Nato a Brescia nel 1954. Continua tuttora ad ascoltare la musica e un po' anche il mondo. Nonostante tutto.
My Articles | Year End Picks | Album ReviewsMy Jazz Story
Sempre attratto dai suoni e dai
fenomeni uditivi, ho seguito in gioventù
i Beatles come costruttori di mondi
musicali. Poi il progressive inglese
(Soft Machine, Canterbury Sound,
Robert Fripp, ma anche Genesis,
Colosseum e Jethro) ha stimolato la mia
curiosità. La foto della
piccola batteria di Elvin Jones che se ne
stava accanto all'enorme
armamentario di Ginger Baker, in una
drum battle, ha alimentato l'interesse
per il jazz, arrivato quando si
affievolì la forza del rock (nella mia
percezione). Miles, Gil Evans, George
Russell, Mingus, Max. Monk, grande
punto di riferimento. Paul Bley. Il Dams
e la tesi su Roach con Giampiero Cane,
la collaborazione con Musica
Jazz, e così via, nella tela si inseriscono i
fili della musica
contemporanea, classica, romantica,
barocca. Dell'arte figurativa e
dell'architettura. La musica non è che
una tessera, irrinunciabile. La
musica come fatto culturale, di
formazione, che riflette e fa
riflettere. Silenzio che si anima.