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Myra Melford: Splash
Sono del resto con lei due autentici giganti dei rispettivi strumenti, in un caso (Ches Smith, ovviamente) anche raddoppiando (in questo album in maniera particolarmente generosa) la canonica batteria col vibrafono, il che porta fisiologicamente il climax su tutt'altri binari (senza che ci sia peraltro una regola fissa).
La musica attraversa così svariati centri timbrico-tematici, peraltro conservando sempre quell'unità di intenti, quella ferrea coerenza intestina che ben conosciamo nella pianista dell'Illinois, non dando mai nulla per scontato, e ciò grazie in primo luogo a un fervore che si avverte in ogni piega, ogni respiro, di quest'ora appena scarsa di musica sempre ispirata, in qualche modo sottopelle, in quel non apparire mai seduta, e invece solcata, appunto, da un fremito, una zigrinatura, anche nervosa, a tramatura densa, sempre perfettamente avvertibile, palpabile. Una musica trafficata, mossa, animata, nel senso di mai statica, autoreferenziale o ripiegata su se stessa, anche nei momenti in cui la tensione tende a sciogliersi verso aree più rarefatte e contemplative (rare, invero). Una musica assolutamente con la M maiuscola. Che può stare anche per Myra Melford, già.
Album della settimana.
Track Listing
Drift; The Wayward Line; Interlude I; Freewheeler; Interlude II; Streaming; A Line with a Mind of Its Own; Interlude III; Dryprint; Chalk.
Personnel
Additional Instrumentation
Ches Smith: vibraphone.
Album information
Title: Splash | Year Released: 2025 | Record Label: Intakt
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