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Artisti Vari; Hal Willner: Angelheaded Hipster: The Songs of Marc Bolan & T. Rex

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Artisti Vari; Hal Willner: Angelheaded Hipster: The Songs of Marc Bolan & T. Rex
Il maledetto killer invisibile, che tutto il mondo sta combattendo, si è portato via uno dei produttori più importanti della storia della musica moderna: il geniale, imprevedibile, incontenibile Hal Willner se ne è volato in cielo ai primi di aprile di questo anno terribile. Ha lasciato il pianeta mentre stava assestando gli ultimi colpi d'anca a questo flipper virtuale multicolorato che fortunatamente è stato poi completato adeguatamente, anche grazie al prezioso lavoro di raccordo di Marc Urselli. Questo doppio fa risplendere le luci della ribalta sull'arte malandrina di Marc Bolan e dei suoi T. Rex, eroi del glam-rock inglese dei primissimi anni settanta.

Willner ha chiamato a rileggere le canzoni di Bolan due dozzine abbondanti di interpreti piuttosto variegati fra di loro. La cosa non ci sorprende affatto, essendo Willner, da sempre, il grande maestro della sottile arte di mettere assieme artisti apparentemente incompatibili l'uno con l'altro.

L'operazione è perfettamente riuscita e la figura di Bolan (morto per un incidente stradale nel 1977, poco prima di arrivare ai trent'anni) viene resa molto più sfaccettata di quanto probabilmente era nella realtà. Come lo stesso Willner sottolinea nelle note di copertina, per la prima volta viene preso in considerazione Marc Bolan, oltre che come rocker, anche come compositore degno di grande interesse.

Nella prima parte dell'album si innalza, da un livello che è comunque molto alto, la dolente "Cosmic Dancer" affidata a un intenso Nick Cave, capace di cogliere, con perfetto aplomb, tutte le necessarie sfumature del pastello, con una versione orchestrale molto intrigante di questo brano. Joan Jett ci regala subito dopo una versione vigorosa di "Jeepster," piena di ritmo e di energia. Devendra Banhart sceglie invece la via Zen e stravolge creativamente una atipica "Scenescof," per poi lasciare il passo alla voce sofferta della veterana Lucinda Williams che scava fra densi fumi alcolici nella bella "Life's a Gas," con le chitarre di Bill Frisell e Marc Ribot a fare da scorta alla fascinosa signora.

Il pairing più azzardato, quello degli U2 al gran completo, con Elton John al pianoforte e alla voce, per la celebre "Bang a Gong (Get It On)," offre risultati apprezzabili, se pure un po' convenzionali. Il pianoforte ben ritmato di Elton John non è comunque affatto male e l'interazione con i fiati decisamente rotondi e rugosi, guidati da Trombone Shorty, fornisce materiale ricco di suggestioni per le nostre orecchie.

La voce androgina di BØRNS ci porta addirittura dalle parti di Annette Peacock, una che ha vissuto da vicino, partendo contromano dall'entourage di David Bowie, la parabola artistica di Marc Bolan. Degna di menzione la voce deliziosamente off-center di Jennifer Charles degli Elysian Fields per la bellissima "The Street and Babe Shadow" che vede in grande risalto anche il pianoforte di Eli Brueggemann. Questo brano gode di un arrangiamento molto bene costruito che avrebbe fatto faville anche con la voce di un'altra cantante che ci manca molto, la luciferina e angelica allo stesso tempo Amy Winehouse.

A due terzi del cammino, troviamo una fase più involuta e riflessiva di questo bell'affresco Willneriano, che comincia con le brumose atmosfere di una notturna "Diamond Meadows" affidata a John Cameron Mitchell, passando per una sontuosa "Ballrooms of Mars" cantata con sottile ironia dalla bravissima Emily Haines, per arrivare a Marc Almond che evoca paesaggi balcanici per prendersi la paradigmatica "Teenage Dream," uno dei brani chiave nella parte finale della carriera (e della vita terrena) di Marc Bolan.

Il gran finale è affidato a Todd Rundgren, affiancato da Donald Fagen al pianoforte per la rilettura elegante e swingata di "Planet Queen"; a Sean Lennon che con "Mambo Sun" apre la strada per il fratello Julian (che è la voce di sostegno di Victoria Williams in "Pilgrim's Tale"); a David Johansen (che sfida l'accoppiata U2/Elton John riproponendo una reprise di "Bang a Gong") per arrivare a degna conclusione con la voce di Maria McKee, affiancata da quella dell'ineffabile Gavin Friday nella medley iconica dei brani "She Was Born to Be My Unicorn" e "Ride a White Swan." Un solido finale che funziona molto bene, senza cadere mai nel rischio di recitarsi addosso per inviare una bella cartolina illustrata.

Molti strumentisti di valore sono coinvolti nei 26 brani di questo doppio album, con formazioni sempre variabili di brano in brano, ma comunque basate su un nucleo di musicisti consolidato. Impossibile elencarli tutti ma vale la pena menzionare, oltre a quelli già citati sopra, i nomi di Wayne Kramer, Van Dyke Parks, Tony Scherr, Kenny Wollesen, Steven Bernstein, Pete Thomas, Tom Fowler, David Piltch, Briggan Krauss, Doug Wieselman, Oren Bloedow, Anthony Coleman, Mike Garson, Trevor Dunn, June Miyake, Ches Smith e Jack White.

In alcuni brani fa capolino fra i vocalist anche la voce del figlio di Marc che si chiama Rolan Bolan, un ultimo gioco con le allitterazioni sonore che all'epoca sicuramente avrà fatto sorridere Marc Bolan, ineffabile hipster malandrino, ma con la testa d'angelo.

Album della settimana.

Track Listing

Kesha: Children of the Revolution; Nick Cave: Cosmic Dancer; Joan Jett: Jeepster; Devendra Banhart: Scenescof; Lucinda Williams: Life's a Gas; Peaches: Solid Gold, Easy Action; BØRNS: Dawn Storm; Beth Orton: Hippy Gumbo; King Khan: I Love to Boogie; Gaby Moreno: Beltane Walk; U2 with Elton John: Bang a Gong (Get It On) ; John Cameron Mitchell: Diamond Meadows; Emily Haines: Ballrooms of Mars; Father John Misty: Main Man; Perry Farrell: Rock On; Elysian Fields: The Street and Babe Shadow; Gavin Friday: The Leopards; Nena: Metal Guru; Marc Almond: Teenage Dream; Helga Davis: Organ Blues; Todd Rundgren: Planet Queen; Jesse Harris: Great Horse; Sean Lennon & Charlotte Kemp Muhl: Mambo Sun; Victoria Williams with Julian Lennon: Pilgrim's Tale; David Johansen: Bang a Gong (Get It On) [Reprise]; Maria McKee & Gavin Friday: She Was Born to Be My Unicorn / Ride a White Swan.

Personnel

Additional Instrumentation

Crystal Alforque: violin; Marc Almond: vocals; Rodrigo Amarante: guitar; Troy "Trombone Shorty" Andrews: trombone; Jeff Babko: piano; Devendra Banhart: vocals; Richard Barone: vocals; Thomas Bartlett: arrangements, Fender Rhodes, piano; Steven Bernstein: arrangements; trumpet; Oren Bloedow: arrangements; guitar; Rolan Bolan: vocals; Bono: vocals; BØRNS: vocals; Aisling Browne: vocals; Eli Brueggemann: arrangements, conduction, keyboards, piano, programming; Budgie: drums; Pablo Calogero: flute, saxophone; Nick Cave: arrangements, piano, vocals; Knox Chandler: guitar; Jennifer Charles: vocals; Daphne Chen: violin; Adam Clayton: bass; Anthony Coleman: organ, piano; Vice Cooler: synthesizer; Doug Corcoran: trumpet; Helga Davis: vocals; Richard Dodd: cello; Marilu Donovan: harp; Kevin Drew: guitar; Trevor Dunn: bass; The Edge: arrangements, guitar, vocals; Elysian Fields: band; Donald Fagen: piano; Davey Faragher: bass; Etty Lau Farrell: vocals; Perry Farrell: vocals; Father John Misty: vocals; Jacob Faulkner: vocals; Tom Fowler: Bass; Danny Frankel: percussion; Jonathan Freilich: horn arrangements; Gavin Friday: arrangements, vocals; Bill Frisell: guitar; Judy Garf: violin; Mike Garson: piano; Gina Gershon: Jew's-Harp; Eric Gorfain: arrangements, violin; Will Graefe: guitar; Emily Haines: vocals; Simon Hanes: arrangements, bass, condcution, guitar; Jessie Harris: guitar, vocals; Brendan Hawkins: programming; Ron Haynes: trumpet; Jesse Heasly: bass; Michael Heffeman: guitar, keyboards, programming; Paula Henderson: sax (baritone), vocals; Mara Hennessey: vocals; Sharon Jackson: violin; Johnny "Showtime" Janowiak: trombone; Jeremy Gustin: drums, percussion; Joan Jett: guitar, vocals; David Johansen: vocals; Elton John: piano, vocals; Jeness Johnson: cello; Leah Katz: violin; Clara Kennedy: cello; Kesha: vocals; Parker Kindred: drums; King Khan: vocals; Rubin Kodheli: cello; Pete Korpela: percussion; Wayne Kramer: guitar Briggan Krauss: guitar, sax (baritone); Julian Lennon: vocals; Sean Lennon: vocals; Paul Litterall: trumpet; Joanna Mattrey: viola Val McCallum: guitar William McIntyre: electronic vibes, glockenspiel, timpani; Maria McKee: vocals; Brian Mitchell: organ, piano; John Cameron Mitchell: vocals; Jun Miyake: electronics, trumpet; Mocean Worker: electronics, synthesizer; Ray Moore: sax (baritone); Gaby Moreno: vocals; Dustin Mosley: programming; Maxim Moston: violin; Charlotte Kemp Muhl: vocals; Jenni Muldaur: vocals; Larry Mullen, Jr.: drums; Ginger Murphy: cello Dougie Needles: guitar, vocals; Nena: vocals; Beth Orton: vocals; Ashlin Parker: trumpet; Van Dyke Parks: piano; Peaches: vocals; Doug Pettibone: guitar; David Piltch: bass; Renaud Gabriel Pion: clarinet (bass), electronics, Turkish clarinet; Marc Ribot: guitar, sitar; Mariel Roberts: cello; William Roper: tuba; Betsy Rose: violin; Jimbo Ross: viola, violin; Nika Ross: cello Todd Rundgren: vocals; Tony Scherr: bass; Dan Selsick: trombone; Paul Shapiro: sax (tenor); Kevin Shields: guitar; Bob Smith: bass; Ches Smith: drums; Josiah Steinbrick: bass, electronic vibes, piano; Abby Swidler: violin; J.G. Thirlwell: arrangements; Pete Thomas: drums, percussion; Marcy Vaj: violin; Brad Walker: sax (tenor); Tracy Wannomae: flute, saxophone; Stephen Ward: guitar; Steve Weisberg: arrangements; conduction; Jim White: drums; Trevor White: bass; Doug Wieselman: guitar, sax (tenor); Lucinda Williams: vocals; Mars Williams: sax (tenor); Victoria Williams: vocals; Hal Willner: arrangements, electronics, production, synthesizer; David Wise: saxophone; Jon Wurster: drums; Enrico Zavalloni: organ.

Album information

Title: Angelheaded Hipster: The Songs of Marc Bolan & T. Rex | Year Released: 2020 | Record Label: BMG


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