Il meglio del 2017 secondo Neri Pollastri
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Selezionare una dozzina di dischi e di concerti per attribuire loro la palma di "migliori dell'anno" può essere un gioco divertente, così come una sciocchezza colossale; in ogni caso, lo si percepisca o meno, è una tremenda responsabilità, nei confronti tanto dei musicisti, quanto degli ascoltatori.
Al giorno d'oggi, com'è noto, è assai difficile trovare dei musicisti che non sappiano suonare o anche che suonino tecnicamente male e di dischi interessanti e belli, in verità, se ne ascoltano molti; di conseguenza, per una selezione di questo genere la scelta deve basarsi su precisi criteri e questi -specie in una musica estremamente varia e sempre mirata alla creazione innovativa qual è il jazz -sono potenzialmente moltissimi e assai diversi tra loro. E allora, quali criteri scegliere? Anche e soprattutto in considerazione del fatto che tale scelta sarà decisiva nella valutazione del lavoro, spesso duro e appassionato, degli artisti e che influenzerà le preferenze dei lettori.
Spesso la scelta ricade semplicemente su i propri criteri, quelli che chi seleziona si è formato nel corso degli anni; ed è probabilmente la scelta migliore, perché più spontanea e genuina, fatte salve almeno tre condizioni. La prima è che non la si scambi per una scelta "oggettiva," ovvero che non si considerino quei criteri i soli "giusti," scivolando in un anacronistico platonismo estetico; la seconda è che li si dichiarino, almeno a grandi linee; la terza, infine, che siano veramente "propri," che non si siano presi a prestito da altri "valutatori," ovvero che non siano "credo" della critica, oggettivato attraverso il consenso degli esperti -perché, si sa, il consenso non è mai garanzia di "verità" e, anzi, l'unanimismo non giova né all'arte, né a null'altro.
Questo prologo per spiegare da un lato perché mi auguri che almeno una buona parte delle indicazioni che seguono siano diverse da quelle di altri miei colleghi -perché credo che compito della critica sia offrire molti e diversificati punti di vista sull'arte di cui si occupa -e dall'altro perché qui sotto si trovino molte produzioni italiane (perché l'attenzione ai nostri musicisti è per me d'interesse prioritario, interesse che influenza la mia sensibilità), diversi lavori di improvvisazione più o meno radicale (che preferisco alle complesse composizioni stratificate e prossime alla musica contemporanea, che vanno oggi per la maggiore oltre oceano), alcuni lavori per così dire più "tradizionali" e, tra le produzioni internazionali, una prevalenza di quel che potrebbe essere chiamato "etno jazz" (che, se ben fatto, continua a interessarmi ben di più di ciò che si mescola con il rock o con altre più recenti musiche popular ).
So che queste mie scelte non sono sempre condivise, ma anche che, proprio per questo, restar fedele ai miei propri criteri possa essere un vantaggio tanto per i lettori, a cui offriremo più stimoli, sia per la libertà creativa dei musicisti.
Dischi
Concerti
Human Feel -Sala VanniFirenze24.11.2017
Ooopopoiooo -Circolo Il ProgressoFirenze28.6.2017
Paolo Angeli -Centro per l'Arte Contemporanea Luigi PecciPrato18.3.2017
Zlatko Kaucic Reflektiva! -San Vito Jazz 2017Auditorium Comunale San Vito al Tagliamento11.03.2017
Simone Rubino - Teatro della PergolaFirenze22.10.2017
Massimo De Mattia 4tet "Suonomadre" -Udin&Jazz -Piazza MatteottiUdine4.7.2017
Mulatu Astatke "Sketches of Ethiopia" -Udin&Jazz-CastelloUdine7.7.2017
Trio Rahsaan -Jazz&Wine of Peace -Cantina JermannDolegna del Collio26.102017
Pipe Dream -Jazz&Wine of Peace -Villa AttemsLucinico26.10.2017
Simone Graziano Frontal -Jazz&Wine of Peace -Castello di SpessaCapriva27.10.2017
Cristiano Calcagnile Ensemble "Multiculti Cherry On" Jazz&Wine of PeaceKulturni DomNova Gorica28.10.2017
Al giorno d'oggi, com'è noto, è assai difficile trovare dei musicisti che non sappiano suonare o anche che suonino tecnicamente male e di dischi interessanti e belli, in verità, se ne ascoltano molti; di conseguenza, per una selezione di questo genere la scelta deve basarsi su precisi criteri e questi -specie in una musica estremamente varia e sempre mirata alla creazione innovativa qual è il jazz -sono potenzialmente moltissimi e assai diversi tra loro. E allora, quali criteri scegliere? Anche e soprattutto in considerazione del fatto che tale scelta sarà decisiva nella valutazione del lavoro, spesso duro e appassionato, degli artisti e che influenzerà le preferenze dei lettori.
Spesso la scelta ricade semplicemente su i propri criteri, quelli che chi seleziona si è formato nel corso degli anni; ed è probabilmente la scelta migliore, perché più spontanea e genuina, fatte salve almeno tre condizioni. La prima è che non la si scambi per una scelta "oggettiva," ovvero che non si considerino quei criteri i soli "giusti," scivolando in un anacronistico platonismo estetico; la seconda è che li si dichiarino, almeno a grandi linee; la terza, infine, che siano veramente "propri," che non si siano presi a prestito da altri "valutatori," ovvero che non siano "credo" della critica, oggettivato attraverso il consenso degli esperti -perché, si sa, il consenso non è mai garanzia di "verità" e, anzi, l'unanimismo non giova né all'arte, né a null'altro.
Questo prologo per spiegare da un lato perché mi auguri che almeno una buona parte delle indicazioni che seguono siano diverse da quelle di altri miei colleghi -perché credo che compito della critica sia offrire molti e diversificati punti di vista sull'arte di cui si occupa -e dall'altro perché qui sotto si trovino molte produzioni italiane (perché l'attenzione ai nostri musicisti è per me d'interesse prioritario, interesse che influenza la mia sensibilità), diversi lavori di improvvisazione più o meno radicale (che preferisco alle complesse composizioni stratificate e prossime alla musica contemporanea, che vanno oggi per la maggiore oltre oceano), alcuni lavori per così dire più "tradizionali" e, tra le produzioni internazionali, una prevalenza di quel che potrebbe essere chiamato "etno jazz" (che, se ben fatto, continua a interessarmi ben di più di ciò che si mescola con il rock o con altre più recenti musiche popular ).
So che queste mie scelte non sono sempre condivise, ma anche che, proprio per questo, restar fedele ai miei propri criteri possa essere un vantaggio tanto per i lettori, a cui offriremo più stimoli, sia per la libertà creativa dei musicisti.
Dischi
![]() Stefano Battaglia Pelagos ECM | ![]() Dino Betti van der Noot Où sont les notes d'antan? Stradivarius | ![]() Anouar Brahem Blue Maqams ECM |
![]() Marco Colonna, Cristian Lombardi Medea Setola di Maiale | ![]() Satoko Fujii, Wadada Leo Smith, Natsuki Tamura, Ikue Mori Aspiration Libra Records | ![]() Alessandro Galati Cold Sand Atelier Sawano |
![]() Simone Graziano Snailspace Auand | ![]() Hear in Now Not Living in Fear International Anthem | ![]() Roscoe Mitchell Bells for the South Side ECM |
![]() Tiziano Tononi & Daniele Cavallanti NEXUS feat Experience Nexus! Rudi Records | ![]() Roberto Ottaviano QuarkTet Sideralis Dodicilune | ![]() Dhafer Youssef Diwan of Beauty and Odd Okeh |
Human Feel -Sala VanniFirenze24.11.2017
Ooopopoiooo -Circolo Il ProgressoFirenze28.6.2017
Paolo Angeli -Centro per l'Arte Contemporanea Luigi PecciPrato18.3.2017
Zlatko Kaucic Reflektiva! -San Vito Jazz 2017Auditorium Comunale San Vito al Tagliamento11.03.2017
Simone Rubino - Teatro della PergolaFirenze22.10.2017
Massimo De Mattia 4tet "Suonomadre" -Udin&Jazz -Piazza MatteottiUdine4.7.2017
Mulatu Astatke "Sketches of Ethiopia" -Udin&Jazz-CastelloUdine7.7.2017
Trio Rahsaan -Jazz&Wine of Peace -Cantina JermannDolegna del Collio26.102017
Pipe Dream -Jazz&Wine of Peace -Villa AttemsLucinico26.10.2017
Simone Graziano Frontal -Jazz&Wine of Peace -Castello di SpessaCapriva27.10.2017
Cristiano Calcagnile Ensemble "Multiculti Cherry On" Jazz&Wine of PeaceKulturni DomNova Gorica28.10.2017
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About Silvia Bolognesi
Instrument: Bass, acoustic
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Best of / Year End
Neri Pollastri
Italy
Stefano Battaglia
Dino Betti van der Noot
Anouar Brahem
Marco Colonna
Cristian Lombardi
Satoko Fujii
Wadada Leo Smith
Natsuki Tamura
Ikue Mori
Alessandro Galati
Simone Graziano
Hear In Now
Roscoe Mitchell
Tiziano Tononi
Daniele Cavallanti
Nexus
Roberto Ottaviano QuarkTet
Dhafer Youssef
Artist Name
Human Feel
Ooopopoiooo
Paolo Angeli
zlatko kaucic
Simone Rubino
Mulatu Astatke
Cristiano Calcagnile