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Stéphane Kerecki e il Questionario di Proust

Stéphane Kerecki e il Questionario di Proust
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Il tratto principale della mia musica
È molto difficile rispondere a questa domanda, ma idealmente mi piacerebbe che fosse: l'equilibrio. Tra scrittura e improvvisazione, tra sequenze con e senza tempo, tra armonia e atonalità, e infine l'equilibrio tra i diversi musicisti del gruppo.

La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me
Per me la qualità principale è la propensione ad essere pienamente presenti al servizio del gruppo.

Come musicista, il momento in cui sono stato più felice
Durante un concerto con il gruppo Nouvelle Vague (con Jeanne Added, Emile Parisien, John Taylor, Fabrice Moreau) a Saint Dié des Vosges: tutto era così limpido e semplice, si aveva l'impressione che ciascuno di noi si fondesse nella musica del gruppo. Mentre improvvisavamo tutto cadeva esattamente là dove doveva. Era una sensazione incredibile.

Come musicista, il mio principale difetto
In ogni caso quello che mi esaspera di più: l'impazienza.

La mia più grande paura quando suono
Di non essere presente ad ogni istante; di non sentire ogni nota che ciascun musicista suona durante il concerto.

Sogno di suonare
Con Bill Frisell.

La mia fonte di ispirazione
Spesso sono i musicisti per cui scrivo ad ispirarmi: Tony Malaby, Matthieu Donarier, John Taylor, Jeanne Added, Emile Parisien, Jozef Dumoulin, Daniel Humair... Mi hanno portato in molte direzioni musicali, ogni volta diverse.

I miei musicisti preferiti
Keith Jarrett, Charlie Haden, Bill Frisell, Paul Motian, Jan Garbarek.

I miei dischi da isola deserta
Ce ne sono tanti ... Belonging di Keith Jarrett, Sunday at the Village Vanguard di Bill Evans, 80/81 di Pat Metheny, ma anche Electric Ladyland di Jimi Hendrix ... In questo momento sto ascoltando a ciclo continuo Elwan dei Tinariwen, un gruppo di bluesmen Touareg incredibile.

La canzone che fischio sotto la doccia
Troubadour di Eric Bibb.

I miei pittori preferiti
Francis Bacon, Cy Twombly, Pablo Picasso.

I miei film preferiti
"I Quattrocento Colpi" di François Truffault, "Il Bandito delle 11" di J.L. Godard, "Ombre" di John Cassavetes, "Psycho" di Alfred Hitchcock.

I miei scrittori preferiti
Jules Romains, Stefan Sweig, Herman Hesse, Romain Gary.

La mia occupazione preferita
A parte suonare, giocare a tennis!

Il dono di natura che vorrei avere
La capacità di prevedere il futuro.

Nella musica, la cosa che detesto di più
Le chiacchiere e le sbruffonate.

Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza
Gli errori provocati da buone intenzioni musicali.

Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale
Il Requiem di Brahms.

Lo stato attuale della mia attività musicale
Sto cercando i musicisti per il mio prossimo gruppo!

Il mio motto
Sii presente!

Foto: Annabelle Tiaffay.

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