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Dave Ballou: Solo Trumpet

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Dave Ballou: Solo Trumpet
Dave Ballou si inserisce in modo del tutto personale in quel filone di trombettisti che indaga il proprio strumento in senso lato, ne trae sonorità inedite attraverso lo studio di articolazioni e procedure peculiari, ne cerca un ampliamento del vocabolario e delle espressività. Un filone che, in senso cronologico, ha origine con Bill Dixon, passa per Leo Smith e trova un culmine altamente significativo nel lavoro di Herb Robertson.

Altri musicisti delle generazioni successive hanno percorso questa strada, da Nat Wooley e Taylor Ho Bynum, di una decina d'anni più giovani di Ballou, ai poco più che trentenni Kirk Knuffke e Peter Evans. Quest'ultimo è senza dubbio colui che con maggiore talento si inserisce nella traccia acrobatica e pregnante di Robertson.

In questa mappa, Ballou incarna un momento di sintesi molto interessante, che traccia un legame forte con la tradizione, mettendo in luce un fraseggio impeccabile, memore delle lezioni di Clifford Brown, Woody Shaw e Clark Terry, con un suono rotondo e brillante, di chiara derivazione classica. Nel contempo accoglie forti pulsioni verso la sperimentazione, la ricerca di nuovi vocabolari per lo strumento.

Significative in tale senso sia le sue prime esperienze professionali nelle storiche big band fondate da Tommy Dorsey e Woody Herman, che i lavori nel campo della musica "colta," favoriti dal suo solido curricolo formativo. Nelle precedenti registrazioni da leader per l'etichetta SteepleChase, Ballou presentava questa sua posizione in modo evidente, affrontando con spregiudicata libertà brani di repertorio, in cui figuravano pezzi come "Stella by Starlight," "Light Blue" e "Solar." Ma inserendo poi allusioni alle avanguardie artistiche e alla ricerca in senso lato, con brani quali "Rothko," "Art Deco" di Don Cherry e con espliciti omaggi ad apprezzati colleghi, come "Herb."

Con Robertson era stato registrato un disco dal vivo allo Stone di New York nel 2008. Quel documento si allaccia a questo Solo Trumpet in modo ben più saldo di quanto facessero le registrazioni SteepleChase sopra ricordate, nel senso che Ballou si immerge in questo caso nella ricerca e nella libera improvvisazione in modo ben più totalizzante. Ma non destabilizzante. Solo due sono i brani basati su materiale scritto; il resto è improvvisazione sviluppata con evidenza su moduli ben sorvegliati dall'impeccabile controllo tecnico e dalla capacità narrativa del trombettista.

Nel brano d'esordio, "Tightly," è messo in risalto il suono terso, nobile, rotondo dello strumento, alle prese con una spontanea riflessione che mette in mirabile equilibrio frasi e pause. Ma già in "Dgas" il fraseggio è percorso da un moto di nervosismo e l'eloquio prende indirizzi più contorti, il suono si strozza e si impenna, si incrina e si corruga in una superficie materica, percorsa da nodi e increspature. Gli episodi si alternano: "Laf," uno dei pezzi basati su notazione scritta, è ancora riflessivo, terso nei suoni. Ma "Wooley Warmth," del quale è evidente il riferimento, si addentra con il flicorno alla ricerca di armonici e di ulteriori ruvidezze, mentre "Mumbling" (dedicato a Clark Terry) non tradisce i riferimenti onomatopeici del titolo. Tra i dieci schizzi musicali, "Construct" è il più lungo e pure quello che mette in scena la maggiore quantità di strategie narrative, in un lavoro dall'indubbio fascino.

Track Listing

Tightly; Dgas; Laf; Wooley Warmth; Mumbling; Another Fool; Sheets; Construct; Broken Wing; Loosely.

Personnel

Dave Ballou
trumpet

Dave Ballou: tromba, flicorno, tromba piccola; sordine.

Album information

Title: Solo Trumpet | Year Released: 2016 | Record Label: Clean Feed Records


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