Home » Articoli » Live Review » Siena Jazz - International Summer Workshop – 55a Edizione

Siena Jazz - International Summer Workshop – 55a Edizione

Siena Jazz - International Summer Workshop – 55a Edizione

Courtesy Tommaso Taurisano

By

View read count
Siena Jazz—International Summer Workshop—55a Edizione
Siena Jazz International Academy
Siena
26 luglio—7 agosto 2025

Cinquantacinque edizioni, oltre novanta studenti provenienti da ogni parte del mondo, una trentina di docenti che sono anche affermati musicisti in ambito internazionale. Li elenchiamo tutti, non per gusto declamatorio, ma per dare contezza della portata dei seminari estivi di Siena Jazz: Jk kim, Jeff Ballard, Eric McPherson, Jonas Burgwinkel, Thomas Morgan, Linda May Han Oh, Ben Street, Gabriele Evangelista, Aaron Parks, Kit Downes, Kris Davis, Pablo Held, Lage Lund, Reinier Baas, Roberto Cecchetto, Nir Felder, Francesco Bearzatti, Miguel Zenon, Walter Smith III, Melissa Aldana, Alex Sipiagin, Marquis Hill, Hermon Mehari, Philip Dizack, Camilla Battaglia, Norma Winstone, joe lowry, Jen Shyu, John Hollenbeck.

Nomi importanti... Chi l'avrebbe mai detto che quell'intuizione visionaria di Franco Caroni, scomparso lo scorso anno ed alla cui memoria era dedicata questa edizione dei seminari, avrebbe portato alla costruzione dal basso di una realtà didattica ed accademica particolarissima, oseremmo dire unica, di rilevanza internazionale? Forse solo Erasmo da Rotterdam, che già nel Cinquecento aveva scritto un Elogio della Follia.

Battute a parte, gli International Summer Workshop hanno ormai assunto una dimensione che va ben oltre la semplice offerta didattica (quest'anno c'erano quattordici classi di strumento e musica d'insieme) e propone anche numerose attività collaterali.

Il progetto JazzAble, all'interno del quale si è svolto il simposio di studi sull'improvvisazione Drifting Between Extremes, volto ad approfondire i possibili approcci creativi visti dalla prospettiva dell'artista, seguito da un concerto del quartetto Dans Les Arbres.

Il concerto "Food" del duo Paolo FresuOmar Sosa, che ha riempito di appassionati la centralissima Piazza del Campo.

Una conferenza sul tema della parità di genere, in cui sono state portate in superficie alcune criticità e disuguaglianze che permangono tuttora anche in un ambito libertario, ugualitario, comunitario e attento come quello jazzistico.

Collaborazioni con altre realtà musicali cittadine, quali l'Accademia Musicale Chigiana, con il concerto Yo Soy La Tradicion. L'incontro tra il quartetto d'archi Sincronie ed il sassofonista Miguel Zenon (autore delle musiche), che ha visto il linguaggio jazzistico incrociarsi con gli echi dell'America del Sud e della tradizione eurocolta, in particolare del Novecento.

E naturalmente i concerti serali.

Toccante quello dell'Orchestra degli allievi dell'Accademia, diretta da Roberto Spadoni, con ospite Walter Smith III. Una sorta di riflessione in musica sulla situazione internazionale, una suite circolare che partiva da "Silence" di Charlie Haden e passando per "Peace" di Gabriel Vicéns, composizioni dello stesso Spadoni e letture di brevi racconti di guerra, riapprodava a "Silence" in un augurio di pace.

Variegati quelli dei docenti, musicisti provenienti da background ed esperienze diverse, che in alcuni casi hanno condiviso il palco insieme per la prima volta. Ampio spazio quindi ai classici della tradizione, ma anche a brani originali dei singoli elementi e ad improvvisazioni estemporanee. Una sorta di prosecuzione, di dimostrazione sul campo, di quanto fatto in aula con gli allievi dei seminari. Ed è stato bello, per una volta, assistere a concerti jazz rivolti ad un pubblico fatto prevalentemente di giovani.

Infine i saggi conclusivi dei gruppi di musica d'insieme, nei quali si è lavorato soprattutto sugli standard, su quei brani che sono patrimonio comune e fondamento della cultura di ogni jazzista, con una predilezione particolare per la scrittura elegante ed articolata di Wayne Shorter.

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

Near

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.