Home » Articoli » Album Review » Daniele Cavallanti A World of Sound: A Wall of Sound

Daniele Cavallanti A World of Sound: A Wall of Sound

By

View read count
Non si può certo dire che Daniele Cavallanti difetti di coerenza. Dopo l'esperienza con gli Aktuala, sul finire degli anni Settanta ha iniziato a intrecciare la sua strada con quella di Tiziano Tononi, dal ché è nato poco dopo Nexus, e di lì tutta una storia comune in cui ognuno ha messo del suo. Del resto, i modelli erano spesso convergenti, anche se Daniele, rispetto a Tiziano, ha sempre avuto una posizione più—come dire—lineare, fedele ad alcune figure-cardine del nuovo jazz affermatosi a partire dl 1960 o giù di lì: sostanzialmente Coltrane, Ayler (soprattutto) e Ornette. Del texano, questo nuovo lavoro a firma unicamente sua riprende la formula strumentale dei tardi anni Sessanta, vale a dire il quartetto che aveva come dirimpettaia non più la tromba di Don Cherry, bensì il sax tenore di Dewey Redman.

Il brano ornettiano che chiude questo A Wall of Sound, "Street Woman," proviene in realtà dal di poco successivo Science Fiction, che del genio di Fort Worth costituisce la grande ripresa, e insieme la grande sintesi, visto che, per esempio, Cherry e Redman vi figurano entrambi. Il brano è indiscutibilmente fra le vette di un album (A Wall of Sound, intendiamo) come d'abitudine in Cavallanti coperto da pochi brani (qui sei) tutti piuttosto estesi (dagli otto minuti e mezzo ai tredici abbondanti), dove, se vogliamo, la novità è rappresentata dalla presenza di ben due temi a firma di Wayne Shorter, per l'esattezza "Armageddon" e "Charcoal Blues," entrambi provenienti dal Blue Note del 1964 Night Dreamer, in quintetto con Lee Morgan e trio decisamente coltraniano (Tyner/Workman/E.Jones).

Un ampliamento di orizzonti? In realtà così di primo acchito non ricordiamo se Cavallanti già avesse attinto al songbook shorteriano, ma comunque che qui i brani siano addirittura due, e in posizioni che definiremmo strategiche (tracce 2 e 5), appare abbastanza significativo. Poi il linguaggio a cui ogni tema è annesso è sempre quello, come dicevamo, affiancandosi a "Jesus Maria" di Carla Bley (probabile vertice dell'intero CD) e due brani a firma dello stesso Cavallanti (due dediche—diremmo—al glorioso trio Surman/Osborne/Skidmore e ad Anthony Braxton, fresco ottantenne). Il quale Cavallanti, come detto, prosegue deciso sulla sua strada. Che è quella di un Rinascimento del sacro verbo free, peraltro sempre molto strutturato, senza particolari salti nel vuoto. Il prossimo lavoro del sassofonista milanese ce ne darà pronta conferma. Scommettiamo?  

Track Listing

S.O.S.; Armageddon; Downtown Braxtown; Jesus Maria; Charcoal Blues; Street Woman.

Personnel

Additional Instrumentation

Daniele Cavallanti: tenor sax; Francesco Chiapperini: alto sax, bass clarinet; Gianluca Alberti: double bass.

Album information

Title: A Wall of Sound | Year Released: 2025 | Record Label: Felmay

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Aria
Roy Powell - Lorenzo Feliciati - Lucrezio de Seta
Global Players
Mulo Francel & Rami Attallah Group
Silwan
Wanees Zarour

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.