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Tyshawn Sorey: Verisimilitude
ByMa la personalità di Sorey nella scena musicale contemporanea si impone anche e soprattutto per la sua produzione da leader, come compositore e pure direttore (sua è la direzione dell'ensemble allargato nell'ultimo lavoro del pianista Matt Mitchell). Qui sono messe in evidenza doti non comuni, in cui il musicista indaga nuove connessioni tra scrittura e improvvisazione, cerca stimoli nell'intreccio tra jazz e musica accademica contemporanea. Ne è un bell'esempio il suo terzo lavoro pubblicato dall'etichetta Pi Recordings, Verisimilitude, che pone nuovamente in scena il trio completato dal pianista Cory Smythe e dal contrabbassista Chris Tordini, già protagonista di Alloy del 2014 e successivamente affiancato da un trio di archi nella notevole composizione estesa The Inner Spectrum of Variables, del 2015.
In quell'occasione Sorey citava come proprie fonti di ispirazione i lavori di Butch Morris, Anthony Braxton e Harold Budd, ma anche il jazz modale etiope, il klezmer e la tradizione Occidentale. La tensione tra jazz e musica Occidentale si ritrova in questo lavoro, come in precedenza tracciato su coordinate che si sganciano da ogni modello più o meno canonico di piano trio. La tipica ricerca di dialogo empatico a tre vertici, caratterizzante il piano trio moderno e contemporaneo, qui fa capolino solo in certe occasioni, ad esempio quando ci si addentra oltre i primi dieci minuti di "Algid November": momenti glaciali appunto, rappresi in uno stretto controllo espressivo ed emozionale, in cui gli strumenti disegnano geometrie taglienti.
Il lungo brano, di oltre trenta minuti, rappresenta senza dubbio il momento più articolato e policromo di un lavoro che nella sua totalità poggia spesso su sviluppi lenti e sospesi, densi, riflessivi, di bagliori e minacciose sfumature gotiche. E proprio quel momento piazzato verso la metà del brano, con una nota corrusca ribattuta del pianoforte e il subbuglio che cresce attorno a essa, rappresenta un esempio di fitto dialogo e di contrasto vigoroso con quanto avviene attorno.
L'atteggiamento algido e meticolosamente controllato che impregna tutto il lavoro è ben interpretato dal pianoforte di Smythe, musicista ben avvezzo alle atmosfere della musica contemporanea con le sue assidue frequentazioni di ensemble come il Firebird Ensemble, il MusicNOW della Chicago Symphony Orchestra, il San Francisco Contemporary Music Players, e di manifestazioni quali il Festival Internazionale della Nuova Musica di Darmstadt e il Bang on a Can Marathon di New York. Ma impegnato nel contempo con George Lewis, Peter Evans, Iyer, Lehman e Braxton. A lui è lasciata una fetta preponderante dell'accadere musicale, tra cui quasi la totalità del brano "Flowers For Prashant."
Considerata l'assenza di una vera e propria soluzione di continuità tra alcuni brani e la diversificazione di momenti all'interno delle lunghe sequenze, il CD può essere considerato una lunga suite, la cui atmosfera generale è ben descritta da titoli come "Cascade in Slow Motion," "Obsidian," "Contemplating Tranquility." Un viaggio musicale ardito, perfettamente calibrato, tornito con grande attenzione, che seppure non sempre fruibile con facilità, è denso di momenti straordinari.
Track Listing
Cascade in Slow Motion; Flowers for Prashant; Obsidian; Algid November; Contemplating Tranquility.
Personnel
Tyshawn Sorey
drumsTyshawn Sorey: drums, percussions; Cory Smythe: piano, toy piano, electronics; Chris Tordini: bass.
Album information
Title: Verisimilitude | Year Released: 2017 | Record Label: Pi Recordings
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