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Brandon Ross Phantom Station: Off the End

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Brandon Ross Phantom Station: Off the End
"Navigando tra luce e oscurità, con Off the End, Brandon Ross Phantom Station offre una cerimonia che è allo stesso tempo aperta e strettamente focalizzata, rivelando uno spirito impavido slegato da vincoli stilistici." Le poche parole tratte dalla recensione pubblicata da "Jazz Trail" inquadrano perfettamente e in poche parole il sunto stilistico del nuovo lavoro discografico della straordinaria creatività del signor Ross, in Italia sicuramente e purtroppo poco conosciuto a parte forse l'avventura con il collettivo avant-rock Harriet Tubman accanto a Melvin Gibbs e J.T. Lewis.

Ma, quale artista di certo riferimento, il chitarrista e compositore del New Jersey ha collaborato con diverse voci innovative della musica moderna come Henry Threadgill, Wadada Leo Smith, Cassandra Wilson, Tony Williams, Arto Lindsay, Lounge Lizards, Leroy Jenkins, Oliver Lake, Lawrence D. Lawrence "Butch" Morris, Bill Frisell, MeShell NdegeOcello, Arrested Development, Archie Shepp, Muhal Richard Abrams, Don Byron, Ron Miles e molti altri.

Come scrisse Harry Lachner, inquadrare il lavoro di Ross è semplice: "Nessun altro chitarrista è in grado di padroneggiare le sfide estreme delle complesse composizioni del genere canzone rivitalizzata con la stessa serenità di Brandon Ross, ingegnoso drammaturgo di qualità tranquilla e impregnata dello spirito del cambiamento."

In breve, c'è sempre qualcosa di infinitamente magico in ogni lavoro discografico di Brandon Ross. Soltanto poiché—come Butch Morris che lo conosceva bene e che lo chiamò ogni volta che aveva per le mani una nuova "Conduction" da proporre—Brandon crea regolarmente situazioni con altri musicisti e artisti in grado di spingere la creatività collettiva verso nuove mete.

Il nuovo ensemble Phantom Station, protagonista di questa incisione, è un nuovo viaggio magico creato con l'artista del sound design Hardedge verso avventurosi ed inesplorati territori.

Senza alcun preconcetto di riferimento, Ross riesce come nessun altro a costruire architetture sonore aperte e immensamente affascinanti. Off the End è un incantevole manifesto di questa tipologia e, come sempre molto attento a ciò che gli sta intorno, il leader è riuscito per l'occasione a creare una super-band di rara bellezza con il cornettista Graham Haynes, il tastierista David Virelles e J.T. Lewis alla batteria. Sia ben chiaro: a chi non è profondamente curioso, non può interessare il regno dello sperimentalismo libero che Phantom Station introduce ed analizza. Qui il gioco è fuori dai canoni.

Una sorta di percorso sonoro fra luci ed oscurità della materia musicale tout-court guidato dalla pura intuizione e capace di esplorare riflessioni e contrasti talvolta enigmatici al limite della ricerca più autentica e talvolta penetrando invece territori bluesy schiettamente armonici.

Brandon suona come sempre con un'attenzione delicata e strepitosa, silenzioso e lancinante allo stesso tempo, utilizzando visioni sonore prospettiche che quasi tutti i suoi contemporanei sono incapaci di verificare.

Ci sarebbe anche da scrivere della sua voce usata anche questa volta con parsimonia e alla quale bisognerebbe dedicare parole a parte, ma che—nella somma del lavoro—risulta il pendant ideale delle strepitose linee trombettistiche di un Graham Haynes in sistematico stato di grazia, del brillante ed intelligente "appoggio" pianistico di Virelles e del sempre illuminante drumming di Lewis.

Due parole anche su Hardedge, con il quale è nata l'idea primordiale. L'artista elettronico (al secolo Velibor A. Pedevski), nello score del disco indicato come "sound designer," è capace di generare mondi sonori interattivi lavorando grazie all'elettronica su texture e pitture appositamente concepite per le ambientazioni. Poche altre volte ci è così piaciuta l'interpretazione della materia musicale filtrata dall'elettronica poiché è splendido assistere ad un'evidente "creazione" in tempo reale. Anni di sperimentazione in duo hanno, passo dopo passo, raggiunto un apogeo poi sfociato in questo nuovo seducente prospetto musicale dove gli altri tre protagonisti sono riusciti gradualmente ad entrare con intelligenza assoluta. E Ross si è affidato a tutti i membri di questa iterazione per orchestrare il tutto in maniera totalmente creativa ed aperta.

Il flusso sonoro è energetico e costantemente in crescita ed è la totale intensità che scaturisce dal live-set a colpire l'ascolto. L'apoteosi non può essere altro che la gemma finale "Harmonic Convergence," vecchio brano di Brandon, suonato in duo con Haynes capace di toccare profondamente il cuore. Quattro minuti di dolcezza infinita.

Signori, questa è arte.

Album della settimana.

Track Listing

May Forever Pass Between; Through rhe Heart of My Demarcation; The Gate Is Open; Your Shoes Point Like Arrows; Unsharpened Angles Of; I Can See All of This; How I Will Ornament Your Mouth; Sometimes I Stand Behind You; Immaculate Toes; Leave It on the Ground; Harmonic Convergence.

Personnel

Brandon Ross Phantom Station
band / ensemble / orchestra
JT Lewis
drums
Hardedge
electronics
Additional Instrumentation

Brandon Ross - electric guitar, soprano guitar, vocal; Graham Haynes - electronics; David Virelles - keyboards.

Album information

Title: Off the End | Year Released: 2024 | Record Label: Sunnyside Records

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