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Sheila Jordan: Comes Love: Lost Session 1960

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Sheila Jordan: Comes Love: Lost Session 1960
Una registrazione inedita in studio di Sheila Jordan del 1960 (che anticipa di due anni Portrait of Sheila, il debutto ufficiale Blue Note) ci dà gioia.

Per valutare appieno il valore della scoperta ricordiamo che le incisioni della Jordan prima del 1975 (quando era già prossima ai cinquanta) sono rare e dei primi anni sessanta abbiamo solo un paio d'emozionanti interpretazioni in Looking Out di Peter Ind ("Yesterdays") e in The Outer View di George Russell ("You Are My Sunshine").

Sheila Jordan è ormai considerata una delle più originali e innovative cantanti jazz del secondo Novecento, ma il decennio 1952/62 è del tutto privo di sue documentazioni. Trasferitasi a New York a 24 anni spinta dalla devozione per Charlie Parker, entrò nell'entourage dei boppers e sposò Duke Jordan, da cui mantenne il cognome. Charles Mingus e Max Roach le consigliarono di studiare con Lennie Tristano e iniziò a esibirsi in piccoli locali. I suoi estimatori erano soprattutto musicisti e tra questi George Russell, che la sostenne a lungo, favorendo il suo debutto alla Blue Note.

Oggi Sheila Jordan ha 92 anni e non ricorda chi erano i suoi partner della session; fu registrata il 10 giugno 1960 per l'effimera etichetta Chatam Records che non la pubblicò. Ritrovata da due discografici di Albuquerque, sarà pubblicata dalla Capri Records di Tom Burns il 17 settembre. All'epoca la Jordan si esibiva regolarmente al Page Three Club del Greenwich Village, accompagnata dal pianista Johnny Knapp, dai bassisti Steve Swallow o Gene Perlman e dal batterista Ziggy Willman. È possibile che qualcuno di loro sia presente nel disco.

Come il successivo disco Blue Note anche il repertorio di Comes Love è composto da standard, molte dei quali ballad, ma la scelta dei brani è diversa. Portrait of Sheila è un lavoro più variopinto (le presenze di Barry Galbraith alla chitarra, Steve Swallow al contrabbasso e Denzil Best alla batteria pesano) con interpretazioni vocali fantasiose, di forte tensione e jazzisticamente pregnanti. Comes Love rappresenta meno il ventaglio espressivo della cantante ma i caratteri di Sheila svettano nella profondità interpretativa: voce dal candore inquietante, oscillazioni tonali, intima tensione emotiva e quelle sofisticate inflessioni condivise con Betty Carter (ma in forma più fragilmente aggraziata). Un modello personalissimo tra le cantanti bianche, al pari di Helen Merrill. Tra le ballad s'impongono le interpretazioni di "Glad to Be Unhappy," "These Foolish Things" e "Don't Explain" tra quelle dinamiche una magistrale "They Can't Take That Away From Me" e "Sleeping Bee."

Una deliziosa scoperta, che acuisce il rimpianto della successiva lunga assenza dalle scene di Sheila. Divorziatasi da Duke Jordan, fu costretta a trovare un lavoro stabile per mantenere la figlia dignitosamente: dattilografa di giorno e qualche oscura serata nei locali del Village. Questo per circa 15 anni.

Album della settimana.

Track Listing

I'm the Girl; It Don't Mean a Thing If It Ain't Got That Swing; Ballad of the Sad Young Men; Comes Love; Don't Explain; Sleeping Bee; When the World Was Young; I'll Take Romance; These Foolish Things; Glad to Be Unhappy; They Can't Take That Away from Me.

Personnel

Additional Instrumentation

Unknown musicians

Album information

Title: Comes Love: Lost Session 1960 | Year Released: 2021 | Record Label: Capri Records


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