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Ryan Truesdell: Shades of Sound
ByCom'è noto, Ryan Truesdell s'è imposto all'attenzione internazionale pubblicando nel 2012 il magistrale Centennial, con cui portava alla luce alcune partiture inedite di Gil Evans. Catturato dalla musica del grande arrangiatore canadese, Ryan è andato avanti col progetto, reinterpretando con meticolosa fedeltà timbrica e creatività personale altri brani: inediti, dimenticati o scritti per altri.
Quest'album si relazione strettamente a Lines of Color di cui è la continuazione e celebra l'arte evansiana con un giusto equilibrio tra fedeltà alle partiture e innesto di apporti individuali. Anche stavolta il repertorio esalta i lavori degli anni cinquanta/sessanta ma si spinge anche al decennio precedente, quello formativo con l'orchestra di Claude Thornhill. In particolare abbiamo quattro brani degli anni quaranta ("Laughing at Life," "It's the Sentimental Thing to Do," "I Had Someone Else Before I Met You," "Buster's Last Stand"), tre classici come "Spoonful," "Barbara Song," "The Ballad of the Sad Young Man" e una partitura sconosciuta degli anni sessanta, "Neetie's Blues."
Il lavoro sui tre classici è il più seducente. Con acume Truesdell ha confermato in organico solisti già presenti in Centennial, che si esibiscono regolarmente anche con l'orchestra di Maria Schneider e altre formazioni: i citati Kimbrough, McCaslin, Wilson, Pietro, Gisbert, Keberle e Gilkes.
Il pregio delle nuove versioni è di rispettare l'identità stilistica evansiana senza seguire pedissequamente le partiture originali: i solisti hanno ampio spazio e infondono nuova linfa ai brani. Chiaro esempio è "Barbara Song" che Evans pubblicò la prima volta in The Individualism of Gil Evans e che Ryan ha rielaborato anche in Centennial, affidandone il ruolo centrale al vibrafonista Joe Locke. Nella versione attuale primeggia Donny McCaslin con un lungo e magnetico intervento, che non teme di confrontarsi con l'epico assolo di Wayne Shorter del 1964 nella prima versione. L'album inizia con "Spoonful" che fu inciso nella session Verve di The Individualism of Gil Evans ma rimase inedito fino al 1973 e fu pubblicato integralmente solo nel 1988, nella riedizione in CD. Anche qui l'equilibrio tra adesione e innovazione è eccellente: la sequenza degli assoli è nuova con gli interventi in ordine di McCaslin, Jodrell, Kimbrough e Pietro.
Segue "The Ballad of the Sad Young Man" da Great Jazz Standards che ripropone l'incantevole arrangiamento impressionista dell'originale e un lirico intervento di Ryan Keberle al trombone (riecheggiante Jimmy Cleveland). Nell'introduzione Kimbrough delinea il tema al posto della breve sequenza blues di Gil Evans dell'originale.
Resta pregevole il lavoro sugli altri brani tra cui spicca lo sconosciuto "Neetie's Blues," la cui partitura è stata scoperta da Truesdell ed è stata battezzata così dal figlio di Gil, Noah.
Album della settimana.
Track Listing
Spoonful; The Ballad of the Sad Young Men; Laughing at Life; Neetie’s Blues; I Had Someone Else Before I Had You; Barbara Song; It’s the Sentimental Thing to Do; Buster’s Last Stand.
Personnel
Ryan Truesdell
composer / conductorSteve Kenyon
saxophoneSteve Wilson
saxophoneDave Pietro
saxophone, altoDonny McCaslin
saxophone, tenorScott Robinson
saxophone, tenorBrian Landrus
saxophone, baritoneTom Christensen
saxophone, tenorAlden Banta
woodwindsAdam Unsworth
french hornDavid Peel
french hornAugie Haas
trumpetGreg Gisbert
trumpetMat Jodrell
trumpetRyan Keberle
tromboneMarshall Gilkes
tromboneGeorge Flynn
tromboneMarcus Rojas
tubaJames Chirillo
guitarFrank Kimbrough
pianoAdditional Instrumentation
Jay Anderson: bass; Lewis Nash: drums; Lois Martin: viola; Wendy Gilles: voice.
Album information
Title: Shades of Sound | Year Released: 2025 | Record Label: Outside in Music
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About Ryan Truesdell
Instrument: Composer / conductor
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