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Federico Nuti e il Questionario di Proust

Federico Nuti e il Questionario di Proust
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Il tratto principale della mia musica
La dinamica e lo sviluppo del racconto.

La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me
L'essere disposti a suonare male prima di trovare qualcosa che funzioni.

Come musicista, il momento in cui sono stato più felice
La prima volta che ho scoperto di poter sentire qualcosa dentro di me e riprodurlo sul pianoforte.

Come musicista, il mio principale difetto
Fatico a lasciare andare idee a cui mi sono affezionato.

La mia più grande paura quando suono
Se sto davvero suonando non posso aver paura, la paura arriva quando penso di suonare.

Sogno di suonare
Liberamente senza fastidi e dolori. Da un anno ho iniziato a guarire da un problema che mi porto dietro sin dall'adolescenza e forse prima ancora, ma questa è lunga da raccontare.

La mia fonte di ispirazione
Quello che vivo ogni giorno e che mi circonda, le varie parti di me, i miei registi preferiti, i Maestri.

I miei musicisti preferiti
Cerco di sintetizzare ma è veramente difficile: Craig Taborn, Keith Jarrett, Kris Davis, Geri Allen, Ches Smith, Chris Speed, John Coltrane, McCoy Tyner, Hank Mobley, Wynton Kelly, Jakob Bro, Hank Jones, Charlie Haden, Morton Feldman, György Ligeti, Bob Dylan, Jefferson Airplane, Elmore James.

I miei dischi da isola deserta
Anche qui è un discorso. Se questi sono i miei musicisti preferiti, allora tra quelli direi
Chants, Daylight Ghosts e Avenging Angel di Craig Taborn;
Dig Dis di Hank Mobley;
Köln Concert, The Melody at Night with You, Belonging di Keith Jarrett;
Streams e Evening Song di Jakob Bro;
Rothko Chapel e Triadic Memories (versione di Aki Takashi) di Morton Feldman;
The Freewheelin', Blonde on Blonde e Another Side di Bob Dylan;
Surrealistic Pillow dei Jefferson Airplane;
Shake Your Money Maker: The Best of the Fire Sessions di Elmore James;

La canzone che fischio sotto la doccia
Non fischietto, al massimo ho qualcosa di martellante in testa, ultimamente è il riff iniziale di "Little Pocket Size Demons" di Henry Threadgill.

I miei pittori preferiti
Jackson Pollock, Mark Rothko, Gerhard Richter, Mark Bradford... più recentemente Josè Parlà, Kitty Sabatier.

I miei film preferiti
Amici miei di Mario Monicelli, la terza stagione di Twin Peaks di David Lynch, C'eravamo tanto amati di Ettore Scola, Metropolis di Fritz Lang, Bladerunner di Ridley Scott, La sottile linea rossa di Terrence Malick, Il Signore degli anelli di Peter Jackson.

I miei scrittori preferiti
David Foster Wallace, Isaac Asimov, Rainer Maria Rilke.

La mia occupazione preferita
Stare con le persone che amo. Poi oltre ad ascoltare e fare musica adoro camminare e arrampicare in montagna, giocare a calcio (purtroppo capita raramente ormai), guardare film e scoprire registi che non conosco, leggere sia libri che fumetti.

Il dono di natura che vorrei avere
Saper stare sempre nel momento presente.

Nella musica, la cosa che detesto di più
Le barriere e i giudizi creati dalla mente.

Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza
I miei. O forse tutti quelli altrui tranne i miei.

Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale
Probabilmente "Bonfire" dei Knife Party.

Lo stato attuale della mia attività musicale
In divenire, in crescita.

Il mio motto
Non ne ho uno, sento vicine varie frasi di altre persone a cui mi ispiro ma quello che mi ripeto tutti i giorni io è "dai ***** non mollare che ce la fai!"

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