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Bobo Stenson: Contra la indecision
ByPer una certa visione, che sempre più si è rivelata parziale, incompleta, Stenson rappresenta un aspetto distintivo dell'etichetta ECM. Quello attento al suono eccellente, alla presa meticolosa dei microfoni, all'involucro che spesso sovrasta la sostanza. In realtà sappiamo che ECM significa anche uno spazio abbondante e significativo per lavori fondamentali di Roscoe Mitchell, di Evan Parker e di altri musicisti che non badano certo ai fronzoli. Lo stesso Bley è documentato abbondantemente dall'etichetta monacense. Come tutto il Jarrett dai primi anni Settanta a oggi.
Stenson vanta un proprio pubblico, le cui attenzioni collimano in parte con quanto apprezzato dal pubblico dell'etichetta. Un pubblico competente, che spesso ingloba musicisti stessi, alla ricerca di preziose sequenze armoniche, di un tocco non comune ricco di sfumature timbriche e dinamiche, dell'interplay elegante tra i musicisti. Il pianista svedese fornisce questi elementi con il massimo della qualità. Anche nel caso di questo CD, che coinvolge il fedelissimo contrabbassista Anders Jormin e il batterista Jon Falt, con lui ormai da più di due lustri, si colloca su quei binari.
Un CD che si colloca dunque sulla traccia del lavoro svolto da Stenson in trio nel corso di più di trent'anni, che esordì su disco nel 1986 con Very Early e poi, dagli anni Novanta in poi è stato abbondantemente documentato proprio dall'etichetta di Monaco di Baviera. Tanti elementi qui si ripropongono, sia dal punto di vista stilistico ed espressivo, che per quanto riguarda la scelta del repertorio: un discorso che prosegue nel tempo, si allaccia in capitoli successivi dove si incontrano intensità dell'interplay, coerenza poetica, convinzione. Senza aggiungere però elementi sostanziali a quanto già detto in precedenza.
Il cantautore cubano Silvio Rodríguez rimane una tappa che il pianista riprende con evidente adesione, sviluppando gli aspetti poetici insiti all'interno della forza dissidente dei brani. In questo caso il suo pezzo «Canción Contra La Indecisión», dedicato al rivoluzionario cileno Miguel Enriquez, bellissimo nell'originale cantato dallo stesso Rodríguez, dà il titolo al CD e lo apre. Sempre più, nel corso degli anni, hanno guadagnato spazio le composizioni di Jormin, tra le quali spicca «Three Shades». Anche le esplorazioni del repertorio accademico continuano a trovare spazio, a rappresentare uno stimolo per l'esecutore e l'ascoltatore.
«Wedding Song from Poniky» è tratto dai Choral Works di Béla Bartók: il trattamento armonico di Stenson, ricco di preziosismi, conferisce al brano un sapore neo-romantico, ne leviga le venature scheletriche originali, che avevano una loro forza. Allo stesso modo, nel Satie di «Elégie», ciò che nell'originale presentava un'atmosfera sospesa, immersa nel pathos, qui diventa un brano di tempo medio, etereo nella sua andatura, certamente lontano da Satie. Tale modalità rende i brani raffinati, ricchi di preziosismi, ma li priva di densità, ne leviga la forza drammatica o enigmatica.
CD di rilievo nella produzione di Stenson, da assaporare con partecipata attenzione.
Track Listing
Cancion contra la indecision; Doubt Thou the Stars; Wedding Song from Polinky; Three Shades Of a House; Elegie; Cancion y Danza VI; Alice; Oktoberhavet; Kalimba Impressions; Stilla; Hemingway Intonations.
Personnel
Bobo Stenson
pianoBobo Stenson: piano; Anders Jormin: double bass; Jon Falt: drums.
Album information
Title: Contra la indecision | Year Released: 2018 | Record Label: ECM Records
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