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Strange Brew – Eric Clapton & The British Blues Boom 1965-1970
Eric Clapton & The British Blues Boom 1965-1970
di Christopher Hjort
Jawbone, 2007
Questo bellissimo libro di Christopher Hjort (che già si era occupato di Jeff Beck con il riuscito Jeff's Book - A Chronology of Jeff Beck's Career, 1965-1980: From the Yardbirds to Jazz-Rock, scritto a quattro mani con Doug Hinman e pubblicato nel 2000 da 'Rock'n'Roll Research Press') ci offre una sorta di diario di quello che è avvenuto, giorno per giorno, dal primo gennaio 1965 al 31 dicembre del 1970, nel panorama del blues inglese. Il libro è stato pubblicato dalla Jawbone di Londra ed è disponibile per ora solo in inglese.
Vengono presi in considerazione soprattutto i movimenti di Eric Clapton, nelle sue trasmigrazioni dagli Yardbirds a John Mayall, ai Cream e ai Blind Faith, di Peter Green e dei suoi Fleetwood Mac, di John Mayall e dei suoi Bluesbreakers, andando in realtà a toccare incidentalmente moltissimi gruppi dell’epoca, Rolling Stones inclusi, con particolare riferimento alla presenza del chitarrista Mick Taylor. Un lavoro di paziente revisione, che si alimenta principalmente con gli articoli dei giornali dell’epoca, è alla base di questa cronistoria dettagliatissima che snocciola fatti su fatti per fornirci lo scenario accurato nel quale posizionare i vari protagonisti del blues inglese e la loro musica.
John Mayall, uno dei veri padrini del blues inglese, si lascia coinvolgere per la bella introduzione che brevemente racconta il suo stupore iniziale per un libro del genere. Stupore che poi diventa immediatamente ammirazione per l’accuratezza del lavoro di Hjort, un vero certosino che non si lascia scappare nulla e che è sempre pronte a mettere i fatti sotto la sua lente di ingrandimento. Possiamo ritrovare in ordine assolutamente cronologico mille preziosi dettagli sui concerti, sulle registrazioni, sulle speculazioni, sulle uscite discografiche e sulle varie classifiche.
Per esempio ci viene indicato che il 13 maggio del 1966, un venerdì, è la mitica data nella quale Eric Clapton e Ginger Baker parlano per la prima volta della possibilità di formare una band assieme. Nel viaggio di ritorno da Oxford, dove Clapton suonava con John Mayall e dove Ginger Baker si era recato appositamente con la sua nuova Rover (comprata con le royalties derivata dal brano “Waltz for a Pig”), i due decisero di chiedere a Jack Bruce di unirsi a loro. I Cream erano nati.
Il libro supera le 350 pagine e comprende molte bellissime foto rigorosamente in bianco e nero, una riuscita sezione finale nella quale troviamo un breve cenno sulle carriere di John Mayall, Eric Clapton, Peter Green e Mick Taylor dopo il 1970, un indice dei concerti tenuti dagli stessi musicisti fra il 1965 e il 1970 (dove si vede che l’Italia era completamente tagliata fuori da questo circuito musicale e compare solo per i due concerti a Roma e a Milano dei Rolling Stones, con Mick Taylor alla chitarra, nell’autunno del 1970), un indice delle sedute di registrazione, l’elenco della apparizioni in Tv e alla radio, una bibliografia che comprende anche le riviste, una dettagliata ricostruzione degli strumenti e degli amplificatori usati, un indice dei nomi e infine una sezione dedicata alle raccomandazioni per gli ascolti. Questo lavoro di Christopher Hjort è veramente una vera e propria bibbia del blues inglese, nel periodo più interessante da un punto di vista artistico e storico. Non fatevelo scappare.
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