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James Brandon Lewis, Chad Taylor: Live In Willisau
ByLewis suona, al solito, come fosse l'ultimo concerto della propria esistenza. Taylor con le altrettanto solide ariosità e sicurezza che già contraddistinguono il suo apporto alle esperienze accanto a Rob Mazurek nei progetti collegati agli ambienti Chicago Underground del trombettista o nelle sue collaborazioni con Marc Ribot. E può essere persino semplice comprendere come una vera e propria macchina del ritmo come Taylor "prestata" ad un energetico e potente sax attore-protagonista possa essere responsabile di tanto clamore e del sicuro successo di questo lavoro discografico viste le possibilità messe in gioco. Le stesse che avevamo già apprezzato in Radiant Imprints, primo lavoro del duo messo in commercio nel 2018 ove blues, soul e free erano uniti in maniera veramente ragguardevole e con una maturità espressiva sul serio sorprendente.
Il sassofonista di Buffalo ha tutte le peculiarità che usualmente contraddistinguono un "grande" nonostante non abbia ancora compiuto quarant'anni e forse è proprio questa assoluta filosofia intuitiva capace di farlo muovere con sicurezza in ambiti classicamente africani e dunque tradizionali che riesce a darne la cifra qualitativa. Il suo "mood" creativo è quello, tanto per intenderci, degli Art Ensemble Of Chicago e quindi, anche l'essere in qualche modo lontano da quello che potrebbe essere definito un classico suono accademico, gli permette di muoversi in modoseppure un filo grezzolibero e propositivo. La capacità di trasformare e plasmare la materia musicale in modo talmente evidente è il focus di questa incisione. Grazie alla Intakt per aver offerto a chi non era a Willisau l'occasione di ascoltare un vertice del jazz contemporaneo immortalato durante uno dei grandi concerti tenuti in uno dei principali festival.
Si ascolti questo disco con attenzione e lasciandosi trasportare sino all'incredibile esplosione finale di gioia dell'ultimo brano "Willisee" firmato da Dewey Redman che termina con un urlo di totale approvazione innanzitutto dello stesso Lewis prima della valanga di applausi del pubblico e prima del toccante omaggio alla "Over the Rainbow" di Harold Arlen del bis, rivisitata con una sorta di senso poetico ribaltato ma sempre incredibilmente profondo.
Track Listing
Twenty Four; Radiance; Matape; Come Sunday; Imprints; Watakushi No Sekai; With Sorrow Lonnie; Willisee; Under/Over the Rainbow.
Personnel
James Brandon Lewis
saxophone, tenorChad Taylor
drumsAlbum information
Title: Live In Willisau | Year Released: 2020 | Record Label: Intakt Records
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About James Brandon Lewis
Instrument: Saxophone, tenor
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