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David S. Ware & Matthew Shipp Duo: Live in Sant'Anna Arresi, 2004
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La frequentazione di David S. Ware e Matthew Shipp è stata scandita dai diciassette anni in cui il pianista era componente del quartetto guidato dal sassofonista, con William Parker al contrabbasso e l'avvicendamento di alcuni pregevoli batteristi. Ma il loro incontro diretto, a due, non è stato frequente in concerto e non li aveva mai portati in sala d'incisione. La registrazione eccellente del duo presentato al festival di Sant'Anna Arresi nel 2004 è dunque un documento prezioso, che già per questa sua eccezionalità merita attenzione.
All'ascolto poi, il documento si rivela un autentico crogiolo di energia creativa: il confronto tra due colossi della musica contemporanea improvvisata produce un lungo, denso flusso musicale di quaranta minuti senza soluzione di continuità (suddiviso nel CD in due tracce) e un bis di pochi minuti nel quale si condensa un dialogo di botta e risposta. Proprio quest'ultimo episodio mette in evidenza il contrasto che alimenta tutta l'esibizione e che è connaturato alla personalità dei due protagonisti.
Se il sax tenore di Ware è mosso come di consueto da una corrente magmatica, si divincola tra accessi dionisiaci, balzi di registro e vibranti contrasti timbrici, la parte di Shipp scaturisce dalla tensione geometrica, intenta a costruire strutture di solidità tridimensionale. Il pianoforte si sofferma spesso su figure con accordi e cluster ribattuti, su blocchi reiterati, che offrono un contrasto e nel contempo un fondale al lavoro del sax. Naturalmente tale ruolo del pianoforte non è costante in tutta la performance, è solo prevalente e marca con forza il contrasto.
A volte, e in modo speciale negli episodi finali del portentoso scorrere denominato "Tao Flow," assistiamo invece all'incalzare del pianoforte, in successive ondate di energia. In altre occasioni è il tenore che si dilata su una dimensione spirituale, in un diretto richiamo a Coltrane e nello spirito stesso del titolo dato alla musica. In generale, se possiamo azzardare un'immagine che la musica evoca con forza, sembra di vedere le portentose linee di Ware che si avviluppano come radici nodose, contorte, attorno ai suoni solidi, spigolosi e grevi costruiti da Shipp.
In conclusione, è opportuno sottolineare come questo importante documento, impreziosito da una bella foto di copertina di Sylvia Plachy, metta in relazione un'etichetta come la AUM Fidelity, fondamentale per la diffusione della musica improvvisata di matrice afro-americana, e il festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz di Sant'Anna Arresi, autentico baluardo per chi apprezzi e voglia ascoltare questa musica nelle sue espressioni più pregnanti.
All'ascolto poi, il documento si rivela un autentico crogiolo di energia creativa: il confronto tra due colossi della musica contemporanea improvvisata produce un lungo, denso flusso musicale di quaranta minuti senza soluzione di continuità (suddiviso nel CD in due tracce) e un bis di pochi minuti nel quale si condensa un dialogo di botta e risposta. Proprio quest'ultimo episodio mette in evidenza il contrasto che alimenta tutta l'esibizione e che è connaturato alla personalità dei due protagonisti.
Se il sax tenore di Ware è mosso come di consueto da una corrente magmatica, si divincola tra accessi dionisiaci, balzi di registro e vibranti contrasti timbrici, la parte di Shipp scaturisce dalla tensione geometrica, intenta a costruire strutture di solidità tridimensionale. Il pianoforte si sofferma spesso su figure con accordi e cluster ribattuti, su blocchi reiterati, che offrono un contrasto e nel contempo un fondale al lavoro del sax. Naturalmente tale ruolo del pianoforte non è costante in tutta la performance, è solo prevalente e marca con forza il contrasto.
A volte, e in modo speciale negli episodi finali del portentoso scorrere denominato "Tao Flow," assistiamo invece all'incalzare del pianoforte, in successive ondate di energia. In altre occasioni è il tenore che si dilata su una dimensione spirituale, in un diretto richiamo a Coltrane e nello spirito stesso del titolo dato alla musica. In generale, se possiamo azzardare un'immagine che la musica evoca con forza, sembra di vedere le portentose linee di Ware che si avviluppano come radici nodose, contorte, attorno ai suoni solidi, spigolosi e grevi costruiti da Shipp.
In conclusione, è opportuno sottolineare come questo importante documento, impreziosito da una bella foto di copertina di Sylvia Plachy, metta in relazione un'etichetta come la AUM Fidelity, fondamentale per la diffusione della musica improvvisata di matrice afro-americana, e il festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz di Sant'Anna Arresi, autentico baluardo per chi apprezzi e voglia ascoltare questa musica nelle sue espressioni più pregnanti.
Track Listing
Tao Flow part 1; Tao Flow part 2; Encore.
Personnel
David S. Ware
saxophone, tenorDavid S. Ware: sax (tenore); Matthew Shipp: pianoforte.
Album information
Title: Live in Sant'Anna Arresi, 2004 | Year Released: 2016 | Record Label: AUM Fidelity
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David S. Ware & Matthew Shipp Duo
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David S. Ware
Giuseppe Segala
AUM Fidelity
Matthew Shipp
William Parker
Live in Sant'Anna Arresi, 2004