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Patricia Brennan: Of the Near and Far
«Sono sempre stata affascinata dal cielo e dalle stelledice la Brennan. Se guardi attentamente, tutto può essere collegato attraverso forme geometriche. Ho sviluppato la curiosità di sapere come avrei potuto tradurre (quelle costellazioni) in musica allo stesso modo in cui in passato ho tradotto numeri in strutture ritmiche». Nell'estate del 2024 ha sperimentato un metodo per trasformare le costellazioni in strutture musicali, sviluppando un processo in cui sovrapponeva le loro forme geometriche al cerchio delle quinte.
Qualcuno potrebbe temere un risultato monotono o cerebrale ma il lavoro della Brennan è ancora una volta avvincente e immaginifico, un'esplorazione d'avanguardia dai tratti originali. Il merito è condiviso con i creativi partner dell'ensemble, costituito da un combo jazz e un quartetto d'archi: nel primo troviamo Patricia Brennan al vibrafono, marimba ed elettronica, Sylvie Courvoisier al pianoforte, Miles Okazaki alla chitarra, Kim Cass al contrabbasso, John Hollenbeck alla batteria e percussioni, Arktureye all'elettronica. L'organico è diretto da Eli .
Le costellazioni considerate nelle composizioni omonime sono "Antlia," "Aquarius," "Andromeda," "Citlalli," "Lyra," "Aquila." A queste la Brennan aggiunge "When You Stare into the Abyss," un brano ispirato da una frase di Nietzsche, che riflette sulla natura travolgente dell'universo, sul futuro inconoscibile e il vuoto esistenziale.
Ogni brano nasce anche da una riflessione sugli aspetti storici, antropologici e spirituali che l'umanità ha attribuito alle costellazioni e il modo con cui Patricia Brennan lo traduce in musica è esemplare. Prendiamo ad esempio il brano d'apertura, "Antlia" che si riferisce all'omonima costellazione scoperta nel 1700 dall'astronomo francese Nicolas-Louis Lacaille, che gli ha dato il nome per celebrare la macchina per creare il vuoto. La dimensione meccanica è tradotta in persistenti schemi ritmico-melodici sovrapposti (un groove ipnotico ammaliante), su cui fluttuano la chitarra di Okazaki, le frammentazioni ritmiche di Hollenbeck e il vibrafono dalla leader.
Soluzioni esaltanti sono racchiuse in ogni brano. Dopo l'incantevole "Aquarius" che traduce melodicamente il fluire dell'acqua, il tumultuoso "Andromeda" ha un andamento melodico a spirale che riflette la forma della costellazione. A seguire abbiamo la collettiva improvvisazione elettroacustica di "Citlalli" e la metricamente complessa quanto radiosa "Lyra," dove s'incontano avanguardia afroamericana e classica contemporanea. Concludono l'album il cameristico e astratto "Aquila" e l'esplorativo "When You Stare into the Abyss." Quest'ultimo è un visionario percorso elettroacustico che si dilata nello spazio con lentezza austera in un terreno tipico del minimalismo anni settanta.
Album della settimana.
Track Listing
Antlia; Aquarius; Andromeda; Citlalli; Lyra; Aquila; When You Stare Into the Abyss.
Personnel
Patricia Brennan
vibraphoneJosh Modney
violinPala Garcia
violinKyle Armbrust
violaMichael Nicolas
celloSylvie Courvoisier
pianoMiles Okazaki
guitarKim Cass
bass, acousticJohn Hollenbeck
drumsArktureye
electronicsEli Greenhoe
composer / conductorAlbum information
Title: Of the Near and Far | Year Released: 2025 | Record Label: Pyroclastic Records
Tags
Patricia Brennan
Album Review
Angelo Leonardi
Of the Near and Far
Pyroclastic Records
Sylvie Courvoisier
Miles Okazaki
Kim Cass
John Hollenbeck
Arktureye
Eli
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