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Jamie Saft Trio
Multisala MPX - Padova - 16.03.2007
Presto! I concerti del Centro D'Arte
Al termine di una breve e fortunata tournée italiana, Jamie Saft ha presentato all'interno del bel cartellone del Centro D'Arte padovano il suo "canzoniere" dylanian-zorniano per trio, insieme alla consueta ritmica formata da Greg Cohen al contrabbasso e Ben Perowsky alla batteria.
Basato su brani tratti sia da Astaroth che da Trouble - i due dischi più recenti di Saft con la Tzadik - il concerto è stato un organismo scintillante e a tratti travolgente in cui i tre musicisti si sono mossi con quella combinazione di rilassatezza e inventiva che è alla base delle interazioni più riuscite.
L'accostamento tra i due repertori, quello di Dylan e quello di Zorn, svela tutte le potenzialità di questo materiale sonoro: come dice lo stesso Saft l'idea è quella di "fare suonare le composizioni di Dylan come se fossero di Zorn e viceversa" e, fuor di metafora, la cosa funziona più o meno così, con i brani che trovano nello stretto confronto reciproco una forza ben maggiore della somma delle due unità.
Il repertorio dylaniano, in particolare, che su disco rivela una grande piacevolezza, ma anche una leggera inconsistenza, immerso nella corrente zorniana si accende di nuovi colori e altrettanti ne fornisce alle composizioni del Book of Angels. È come se Saft e la ritmica distillassero i suoni, gli accenti, le frasi, i timbri migliori dal fluire della musica e li appendessero a un filo invisibile che trapassa il cuore degli spettatori.
Contribuisce a questo certamente l'approccio pianistico di Saft, semplice e lineare, in cui il lavoro di sottrazione si affianca ad arabeschi cristallini nella parte alta della tastiera, e "dentro" il quale Cohen e Perowsky hanno sfoderato una prestazione maiuscola, potente e lirico il primo, eccellente il secondo nel misurare il proprio drumming, mai compiaciuto nonostante gli immensi mezzi tecnici e sempre vivacissimo.
Il pubblico ha accolto con crescente entusiasmo l'alternarsi dei canzonieri, con Saft che si è accollato coraggiosamente anche la parte vocale di "The Ballad of the Thin Man" [che su disco è cantata da Mike Patton]. Per equilibrio, gusto, energia, uno dei migliori concerti degli ultimi mesi.
Foto di Claudio Casanova. Altre immagini tratte dal concerto di Cervia sono disponibili nella galleria immagini
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