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Maria Schneider Orchestra: Data Lords
ByDopo un quinquennio che ha visto manifestarsi nel jazz statunitense un rinascimento orchestrale con nuovi protagonisti, Maria Schneider torna sulla scena confermando la sua statura di massima compositrice e arrangiatrice degli ultimi 25 anni.
Il doppio album consta di due dischi quasi speculari: il primo si chiama The Digital World, ed è influenzato dalla riflessione (e personale opposizione) di cui sopra; il secondoOur Natural Worldè dedicato al mondo della natura e prosegue la ricerca presente in The Thompson Fields. È stata la collaborazione con David Bowie nel brano "Sue (Or in a Season of Crime)" a spingere Maria nell'esternare la componente drammatica e sperimentale della sua musica.
«I brani del disco sono stati scritti non molto tempo dopo il mio lavoro con Davidha dichiarato la Schneiderche ha davvero tirato fuori il mio lato oscuro. Lui era davvero interessato al mio universo musicale più inquietante. Così, con tutto quello che stava succedendo nella mia vitariguardo il mio attivismo nel campo dei big dataha rappresentato la tempesta perfetta che ha fatto scaturire la nuova musica».
Questa dimensione espressiva domina completamente il primo CD, a nostro avviso il più innovativo e coinvolgente dei due. Comprende cinque lunghi brani, quasi sempre affidati a un paio di solisti più la pervasiva presenza del chitarrista Ben Monder. L'ampio spazio all'improvvisazionespesso veementedei solisti si coniuga con una scrittura orchestrale a forti contrasti, ricca di cluster, timbri distorti, suoni elettrici o sintetizzati, mentre rinnova il gusto per le lente iterazioni ritmiche, i fondali timbrici dilatati e timbricamente dissonanti.
Il percorso musicale inizia con l'ammaliante e descrittivo sviluppo di "A World Lost" con gli incisivi interventi di Monder alla chitarra elettrica e Rich Perry al sax tenore. Segue "Don't Be Evil" (derisione del motto aziendale di Google) che ricorda lontane e beffarde orchestrazioni di Carla Bley ed è il brano con maggiori solisti: di forte presa ancora Monder e Ryan Keberle al trombone, in un'orchestrazione di palpabile tensione. In un crescendo di sorprendenti soluzioni, il brano successivo "Cq Cq, Is Anybody There?" giunge al capolavoro: dopo una lenta introduzione avveniristica il sax tenore di Donny McCaslin, Ben Monder e il batterista Johnathan Blake sviluppano un magistrale quadro improvvisato che raggiunge il climax nel fortissimo cluster orchestrale che apre a un'arrangiamento da brivido, in sostegno alla vibrante tromba elettronica di Greg Gisbert. Gli unici raffronti possibili sono con il meglio della Monday Night Orchestra di Gil Evans. Concludono il primo volume altri due brani di forte impatto: "Sputnik" con Scott Robinson protagonista al sax baritono e "Data Lords," con altre avveniristiche relazioni tra tromba elettrificata (Mike Rodriguez) e orchestra.
Nel secondo volume la fisarmonica di Gary Versace assume la forte presenta che ha Monder nel primo mentre vengono privilegiate le relazioni in duo. L'estetica complessiva conferma i tratti storici dello stile di Maria Schneider con un'esemplare identità tra caratteri personali e orchestrazioni.
«Non devono esserci fratture nella coesione internaha detto la Schneider a Enzo Capua di Musica Jazzcosì che l'ascoltatore non dovrebbe accorgersi quando l'improvvisazione del solista inizia e finisce». Esemplare da questo punto di vista lo sviluppo di "Stone Song" con Dave Pietro al sax contralto. Ogni brano ha i suoi motivi d'interesse e il vertice del lirismo è toccato da "The Sun Waited for Me" con un eccelso Donny McCaslin.
Album della settimana.
Track Listing
CD 1: A World Lost; Don’t Be Evil; CQ CQ, Is Anybody There?; Sputnik; Data Lords. CD 2: Sanzenin; Stone Song; Look Up; Braided Together; Bluebird; The Sun Waited for Me.
Personnel
Maria Schneider
composer / conductorSteve Wilson
saxophone, altoDave Pietro
saxophone, altoRich Perry
saxophone, tenorDonny McCaslin
saxophone, tenorScott Robinson
saxophone, tenorTony Kadleck
trumpetNadje Noordhuis
trumpetMike Rodriguez
trumpetKeith O'Quinn
tromboneRyan Keberle
tromboneMarshall Gilkes
tromboneGeorge Flynn
tromboneGary Versace
pianoBen Monder
guitarFrank Kimbrough
pianoJay Anderson
bassJohnathan Blake
drumsGreg Gisbert
trumpetAdditional Instrumentation
Maria Schneider: composer, conductor; Steve Wilson: soprano saxophone; Dave Pietro: clarinet, alto flute, piccolo; Donny McCaslin: flute; Scott Robinson: Bb clarinet, bass clarinet; contrabass clarinet; Tony Kadleck: fluegelhorn; Greg Gisbert: fluegelhorn; Nadje Noordhuis: fluegelhorn; Mike Rodriguez: fluegelhorn; George Flynn: bass trombone.
Album information
Title: Data Lords | Year Released: 2020 | Record Label: ArtistShare
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Triangularity
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About Maria Schneider
Instrument: Composer / conductor
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