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Theo Bleckmann
ByBellissime, moderne composizioni in bilico tra pop etereo e minimal jazz con la straordinaria voce di Gian Slater. Gian, originaria di Melbourne, è unica con la sua voce leggera e precisa, tanto eterea quanto ricca di energia. Musica e testi sono assolutamente freschi e commoventi. Un album prodotto magnificamente. E "Get to Work" vale da sola l'intero album.
02. Ensemble Project Ars Nova - The Island of St. Hylarion (New Albion - 2009).
E' musica dell'isola di Cipro composta negli anni 1413/1422, interpretata dagli straordinari Project Ars Nova, il cui CD sulla musica di Guillaume de Machaut è stato per me un ascolto imprescindibile. Il tenore e arpista John Fleagle mi commuove ogni volta ch lo ascolto. La sua prematura morte nel 1999 è una grande perdita e i suoi pochi dischi sono per me un tesoro.
03. Salvatore Sciarrino - Storie di altre storie (Winter & Winter - 2008).
Stavo cenando a casa di Stefan Winter quando sentii questa musica in sottofondo. Fui immediatamente folgorato dai colori orchestrali e dai panorami sonori. Non conoscevo i lavori di Sciarrino prima di allora, ma la trasparenza della sua musica è assolutamente eccezionale.
04. Håkon Kornstadt - Dwell Time (Jazzland - 2009).
Ho diviso un pomeriggio di performance solitarie in un jazz club di Hannover con il sassofonista norvegese Håkon Kornstadt. Il suo set fu di una bellezza rara e avvertimmo subito un'affinità musicale. Mi piacciono il senso di quiete e l'orecchiabilità di questo CD. Non è il solito sfoggio di trucchi e giochetti con il sax ma musica incantevole registrata in acustico in una chiesa.
05. Meredith Monk - Beginnings (Tzadik - 2009).
Sono i primi anni sperimentali di Meredith. I brani sono ruvidi e grintosi senza l'argenteo splendore dei suoi ultimi lavori ECM. Mi piace l'energia allo stato puro di questi vecchi brani, molti dei quali sono diventati marchi di fabbrica compositivi e di improvvisazione vocale. Come dice John Zorn nelle note di copertina: "Meredith Monk è la madre di tutti noi". Amen.
06. Hank Roberts - Little Motor People (Winter & Winter - 1992).
E' uno dei miei dischi preferiti del periodo JMT. Stefan Winter mi diede il CD dicendomi che probabilmente mi sarebbe piaciuto. E così fu. Lo amo tutt'ora. Il cast dei musicisti contribuisce: Django Bates e Arto Tunçboyaciyan sono giocherelloni, strani e gioiosi nella loro musica. La loro versione di "Over the Rainbow" (una canzone che non amo particolarmente), è geniale e "My Favorite Things" è una cosa dell'altro mondo.
07. Amy Kuney - Bird's Eye View (Spin Move - 2006).
Incontrai la giovane cantautrice Amy Kuney ad un party in Los Angeles. Chiesero ad alcuni musicisti (me compreso) di esibirsi e mi si strabuzzarono gli occhi all'idea. Amy era invece assolutamente a suo agio, prese la sua chitarra e con calma suonò alcune sue canzoni. L'atmosfera del party cambiò completamente. Adoro i brani contenuti in Bird's Eye View, i testi sono spiritosi e le canzoni forti e ardite.
08. Phil Kline - John the Revelator (Cantaloupe - 2009).
Il compositore Phil Kline è straordinario. Conosce perfettamente come allestire un testo (come David Lang e Kirk Nurock). Questa piece è stata scritta per il gruppo vocale Lionheart e per il quartetto d'archi Ethel. Le melodie sono apparentemente semplici e i brani ti coinvolgono completamente, non lasciano indifferenti e sembrano sfidarti. Nessun trucco o astuzia, solo cuore e pura bellezza. La traccia sei, "The Snow Fell," è celestiale.
09. Luciana Souza - Tide (Verve - 2009).
A essere onesti, ero scettico quando Luciana mi mandò questo CD. Ho sempre amato la sua musica più avventurosa, così quando vidi che questo era un album con un pesante intervento in fase di produzione, non sapevo a cosa sarei andato incontro. Abbastanza stranamente mi sono ritrovato ad ascoltare il CD ripetutamente. Le canzoni e le vibrazioni emanate mi hanno catturato a tal punto che quando sono impegnato nel mio lavoro tengo perennemente premuto il tasto repeat. Unico difetto di questo CD ... è troppo breve. Grazie Signore, per il tasto repeat del CD player!
10. Guy Klucevsek - Dancing on the Volcano (Tzadik - 2009).
Ho sempre amato il modo di suonare la fisarmonica di Guy così come le sue composizioni. Uno dei miei dischi preferiti di sempre è Have a Little Faith di Bill Frisell che vede la partecipazione proprio di Guy. Questo disco mi ha avvicinato alla sua musica che è complessa , profonda e divertente (Guy fa letteralmente cantare la sua fisarmonica!).
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