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Red Garland Trio: Swingin' on the Korner

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Red Garland Trio: Swingin' on the Korner
Il fiuto di Red Garland, a suo tempo, suggerì a Miles Davis di ingaggiare prima Philly Joe Jones e poi John Coltrane, per formare un simpatico quintetto. Solo per queste intuizioni Garland andrebbe posto su un piedistallo nel mondo del jazz. Ma William Red era anche un gran pianista, realizzatore di una sintesi mirabile tra l'eredità di un Count Basie, le innovazioni boppistiche di Bud Powell e la formalizzazione di quello stile mainstream che negli anni '50 influenzò legioni di hardboppers.

Il doppio di inediti qui presente raccoglie esibizioni tenute al mitico Keystone Korner di San Francisco alla fine del 1977 e, se proprio non fa nuova luce sulla musica del nostro, permette di ritornare a riflettere sui quelli che sono i fondamentali di quell'arte somma che è il jazz per piano-trio. Tanto più che la sezione ritmica vede il sublime Philly Joe Jones alla batteria e il notevole Leroy Vinnegar al basso, battezzato a suo tempo "the walker," per l'inesorabilità delle sue linee marca tempo. Certo, nel 1977 questa musica non era proprio all'ordine del giorno, molti altri stili più complessi stavano emergendo e il jazz in generale negli USA viveva un momento complicato. Ma il trio piano-basso-batteria ha sempre fatto un po' storia a sé, ritagliandosi spazi di gloria indipendenti. Dunque assistere in un celebre club a queste performances credo sia stata un'emozione, maggiore rispetto all'ascolto in CD, peraltro con una presa del suono piuttosto mediocre.

Dicevamo della capacità di sintesi di Red Garland. Attraversando un repertorio del tutto tradizionale, il pianista ribadisce una tecnica molto attenta alla densità armonica (i suoi proverbiali block chords), ma non rinuncia alla sottigliezza della cantabilità rarefatta; lancia uno swing muscolare che si attenua però in diversi interludi introduttivi, si placa nelle ballad in verità mai memorabili. Ci riporta ovviamente allo stile imparato a memoria nei dischi di Miles Davis (specie in Musings of Miles e Miles), ma ci insegna anche qualcosa di più, soprattutto ci dice che la somiglianza del pianismo di Garland con quello di Ahmad Jamal era più il frutto dei desideri di Davis che non della sua libertà. Garland era molto più ricco di sfumature e di impennate, anche se forse meno originale. Ma la saggezza della sua enciclopedica formazione la ritroveremo poi tra le dita di un Cedar Walton o di un George Cables.

Tra i titoli, spiccano la "Blues in Bebop" di Kenny Dorham, la deliziosa versione di "On Green Dolphin Street" e, nel secondo CD, una pensosa "Never Let Me Go" accanto ad un'asciutta "Bags' Groove," dove la frammentazione discorsiva di Philly Joe Jones ci ricorda la sua versatilità. Jones e Vinnegar hanno i loro spazi individuali, ma in questo trio era il piano di Garland l'assoluto protagonista.

La confezione dell'abum è lodevole e un eccellente libretto contiene illuminanti note di Nat Hentoff, Benny Green, oltre ad approfondite inteviste del produttore Zev Feldman a Don Schlitten (figura chiave della Prestige ai tempi d'oro delle incisioni di Red Garland) e al batterista Kenny Washington.

Track Listing


CD 1.
Love for Sale; I Wish I Knew; It's Impossible; Billy Boy; Dear Old Stockholm; If I'm Lucky; Blues in Bebop; On Green Dolphin Street.
CD 1.
Straight No Chaser; On a Clear Day; The Christmas Song; The Best Things in Life Are Free; Never Let Me Go; Autumn Leaves; Bags' Groove; It's All Right with Me.

Personnel

Red Garland: pianoforte; Leroy Vinnegar: contrabbasso; Philly Joe Jones: batteria.

Album information

Title: Swingin' on the Korner | Year Released: 2015 | Record Label: Elemental Music


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