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John Surman - Howard Moody: Rain on the Window
ByE', piuttosto, la rigorosa austerità, il severo autocontrollo che permea tutta la musica dell'album, a darci questa dimensione religiosa. Quasi che l'abbandono improvvisativo, il guizzo nervoso, lo squarcio libertario di certe aperture, assumano una dimensione peccaminosa, da ricondurre immediatamente alla morigeratezza, alla temperanza.
Un approccio al materiale sonoro intellettualmente interessante, soprattutto per un musicista molto libero come Surman, che però lo penalizza proprio in una delle sue peculiarità più affascinanti: la visceralità. Quella sofferenza che traspare da certi suoi lamenti, quei gridi di dolore, soprattutto al soprano, che hanno fatto di Surman uno dei musicisti di punta del jazz europeo, qui vengono imbrigliati, filtrati dalla ragione. O peggio, repressi da un entità opprimente.
Se vogliamo, si possono trovare affinità con certi vecchi lavori solitari di Surman come "Witholding Pattern" (1984) o "Upon Reflection" (1979), album nei quali Surman, con loop e sequenze, si costruiva delle gabbie musicali dalle quali era impossibile uscire.
Lo stesso avviene in questo album, anche se la gabbia non è più di natura squisitamente musicale quanto, piuttosto, spirituale. Ascoltare Surman nella sua ricerca di una via di fuga è senza dubbio stimolante. Al tempo stesso, ci pare che in questi frangenti il nostro cerchi di negare, di mettere le briglie, alla parte migliore della sua musica.
Personnel
John Surman
saxophoneAlbum information
Title: Rain On The Window | Year Released: 2008 | Record Label: Challenge Jazz