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Parlami di musica - Conversazioni con 26 protagonisti della scena internazionale

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Alberto Bazzurro Parlami di Musica Editrice Zona pag. 217 Euro 18,00

"L'idea di raccogliere, con un minimo di organicità, il meglio delle tante interviste realizzate da che mi occupo di musica mi ronzava in testa da tempo. (...) Poi nel 2007 sono arrivati i 25 anni di giornalismo: è il momento, mi son detto". Così l'autore introduce le sue 26 conversazioni con altrettanti protagonisti della scena musicale internazionale, da poco pubblicato dall'Editore Zona.

Chi segue con attenzione il mondo del jazz e della canzone d'autore conosce bene Alberto Bazzurro, che all'attività giornalistica associa quella di organizzatore di concerti e componente della giuria del Premio Tenco.

Disvelare con le parole l'intimità di un artista più di quanto questi faccia con la musica è una dote che pochi scrittori hanno. Presuppone capacità empatiche oggi sempre più rare e difficili da mettere in campo in un mondo frenetico, dove gli incontri coi protagonisti sono intralciati dai press agent, molto è finalizzato al marketing e le testate danno margini sempre più stretti di pubblicazione.

In queste interviste - che è più giusto chiamare, appunto, conversazioni - tutto scorre con la naturalezza di chi si trova a parlare, rilassato e disponibile, di fronte ad una tazza di caffè. Siamo lontani da quelle forme - spesso rigide e schematiche - ottenute via e-mail, a seguito di una lista di domande.

Bazzurro ha storicizzato ogni istantanea citando l'anno e introducendola con ricordi personali che ne caratterizzano il clima. Molti resteranno sorpresi (a volte stupiti) nel leggere l'antefatto di queste interviste.

Quella con Fabrizio De André ad esempio, svoltasi nell'estate del 1984 poco dopo l'uscita di Creuza De Ma, nacque dopo aver consultato l'elenco telefonico di Sassari alla voce "De André Fabrizio, Località Agnata" ed aver preso appuntamento con il cantante, senza conoscerlo prima.

Stessa cosa dicasi per l'incontro con Paolo Conte, nel 1982, il primo ad essere intervistato: "Pronto, l'avvocato Conte?". "Sono io". "E il cantautore...". "Sono sempre io".

Largo spazio è lasciato a questi ultimi, da Gino Paoli a Umberto Bindi, da Ivano Fossati a Enzo Jannacci, da Giorgio Gaber a Francesco Guccini e Giovanna Marini: le scoperte e gli approfondimenti sono molti ma lo stile è colloquiale e la lettura scorre piacevolmente.

Sempre coinvolgenti le interviste con i grandi protagonisti del jazz incontrati dalla fine degli anni Ottanta ad oggi. Molto bella quella con Steve Lacy che fa scoprire importanti retroscena ("Coltrane mi fece una domanda per me ovvia: in che tonalità è il sax soprano? In si bemolle gli ho risposto. Lui è rimasto stupito, non lo sapeva") ed ancora quelle con Keith Tippett, Roswell Rudd, Roscoe Mitchell, Gato Barbieri, Gaslini, Trovesi, Coscia eccetera. Ma la palma, secondo me, spetta alla conversazione con la mitica Fernanda Pivano, realizzata nel 2003, durante il Premio Tenco, dove se ne sentono delle belle.

Ogni intervista è corredata da una breve ma utilissima appendice discografica, che consiglia i dischi migliori del musicista incontrato, quelli da portare con sé nella classica isola deserta.

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