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Francesco Ponticelli: Kon-Tiki
ByQuesto cambiamento, tuttavia, non comporta alcun arretramento su piani più convenzionali: la musica, tutta rigorosamente originale della penna di Ponticelli, è infatti piuttosto lontana da qualunque forma di mainstream. Volutamente frammentaria e cangiante, mescola suggestioni di origine anche molto diversa: l'iniziale "Vetro Rosso" è attraversata da ritmi caraibici inframezzati da fraseggi astratti del piano e del sax tenore; le due tracce successive hanno invece un'atmosfera sospesa, pervasa di elettronica e sostenuta da un raffinato lavoro ritmico di basso e batteria; "Auf Wiedersehen" è una sorta di ballad sghemba, nella quale Kinzelman sta in equilibrio tra Ellery Eskelin e Wayne Shorter mentre Zanisi si muove etereo con splendido contrasto stilistico; "White," con Kinzelman al clarinetto, è sorprendente nel suo mescolare jazz e contemporanea con l'improvvisazione collettiva, su sonorità che richiamano Jimmy Giuffre; queste tornano anche nei due brani successivi, "El Dorado" e "Alabama," ove tuttavia gli elementi ritmici cambiano del tutto la scena.
La conclusione del lavoro, nella sua diversità, in qualche modo ne riassume la cifra: "Underground Railroad" è forse il brano più impetuosamente trascinante, con Kinzelman al tenore su ritmi e fraseggi espressivi di forte impatto e in catartica ascensione; l'ultima traccia, al contrario, è quietamente riflessiva, dominata dal clarinetto e dal pianoforte in un dialogo astratto, ma reso teso dalle note lunghe e avvolto dai suoni della batteria di Morello.
Tutta questa varietà tematica si contempera però in unità stilistica, vuoi per la regia del leader, vuoi per le caratteristiche dei quattro interpreti. Tra i quali giocoforza emerge Kinzelman, un musicista che come pochi altri lascia sempre la propria impronta sui lavori cui prende parte e che conferma qui da un lato l'originalità dei suoi assoli, dall'altro la diversità di approccio allo strumento nel passare dal sax tenore al clarinetto. Essenziali comunque anche stile e suono di Zanisi, così come il drumming al tempo stesso solido e mai prevaricante di Morello, mentre Ponticelli si riserva pochi spazi in assolo, per dedicarsi alla direzione della musica, cosa che si fa palpabile specie nei brani in cui è al basso elettrico.
Un disco in conclusione a più livelli e solo apparentemente di ascolto immediato, perché la prima impressione viene fortemente modificata -e arricchita -dagli ascolti successivi, che ne svelano la profonda complessità sia strutturale, sia espressiva.
Track Listing
Vetro Rosso; 14 agosto; Ring; Auf Wiedersehen; White; El Dorado; Alabama; Undergound Railroad; Onde.
Personnel
Francesco Ponticelli
bass, acousticFrancesco Ponticelli: bass, upright bass; Dan Kinzelman: tenor saxophone, clarinet; Enrico Zanisi: piano, synth; Enrico Morello: drums.
Album information
Title: Kon-Tiki | Year Released: 2017 | Record Label: Tuk Music
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About Francesco Ponticelli
Instrument: Bass, acoustic
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