Lucky Peterson: I'm Back Again

Chi ha già il cofanetto Live at the 55 Arts Club Berlin del 2012, comprendente 3 DVD e 2 CD, può evitare di acquistare questo disco che risulta esserne una selezione stringata, con le esecuzioni del solo bluesman di Buffalo.
Per coprire tutti i possibili segmenti del mercato (anche il pubblico occasionale o chi non vuol spendere troppo) ora escono undici brani di quel concerto -escludendo le esecuzioni con la moglie Tamara-con un album graffiante come pochi, che si caratterizza per l'alto concentrato di tensione ed energia.

Il chitarrista e organista scoperto da Willie Dixon all'età di cinque anni, è uno dei protagonisti della scena blues attuale. Dopo il debutto in veste di cantante-organista prodigio, Peterson ha mostrato di essere un musicista di talento e s'è fatto le ossa accompagnando artisti del calibro di Etta James, Little Minton o Bobby Blue Bland.
Peterson è un appassionante organista Hammond ma sa essere anche uno strumentista equilibrato e lo dimostra in uno dei brani più misurati e sinceri del disco, quel "Who's Been Talking" che è stato un cavallo di battaglia di Howlin' Wolf e che che è stato ripreso da altri nel bene (Robert Cray) e nel male (Samantha Fish).

I brani in cui Peterson s'esibisce alla chitarra sono pochi e tra questi spicca il classico del grande Robert Johnson "I Believe I'll Dust My Broom" che alterna momenti accesi a lunghe sequenze "discorsive." Per chi vuole invece un'impatto ritmico dall'inizio alla fine non c'è che la scelta: da al contagioso funky "Giving Me the Blues" al finale "The World Is in a Tangle."

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