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Il Blues
di Vincenzo Martorella
Einaudi
Questo bel libro appena pubblicato da Einaudi nella collana Mappe racchiude una delle più esaustive trattazioni delle origini e del consolidamento del blues come forma musicale che ci è capitato di leggere. L'autore è Vincenzo Martorella, il cui stile è apprezzabile per chiarezza di esposizione e scorrevolezza. Le sue argomentazioni sono sempre ben documentate e spesso inoppugnabili.
Come del resto il titolo della collana poteva far presagire ci troviamo di fronte proprio un tentativo ben riuscito di mappatura di quella che possiamo considerare la più importante forma musicale emersa dal popolo. Una forma musicale che sta alla base del rock e allo stesso tempo fornisce materiale di importanza fondamentale per la crescita impetuosa del jazz. Una forma musicale quindi che direttamente e indirettamente fornisce il substrato linguistico essenziale per la musica di derivazione non accademica che sta diventando una parte sempre più importante della cultura e della società. Non a caso abbiamo già avuto la fortuna di vedere un afro-americano alla Casa Bianca e sappiamo che la prossima tappa potrebbe essere quella di un musicista blues afro-americano installato nella stessa posizione.
Se B.B. King avesse solo trent'anni di meno...
Nelle trecento pagine del libro Martorella affronta dapprima il tema delle origini partendo dall'Africa per arrivare a New Orleans, passando per i campi di lavoro nel profondo sud e per il Delta del Mississippi. Poi nella seconda sezione approfondisce il tema della forma e dell'espressività, andando ad esaminare la struttura armonica e le fonti di ispirazione letterarie. Di particolare interesse è il capitolo dedicato al 'blues nell'epoca della sua riproducibilità tecnica' (sulla scorta del fondamentale saggio di Walter Benjamin). La terza parte è fondamentalmente dedicata ad approfondire le figure più importanti della fase fondativa, da Bessie Smith a Son House, da Skip James a Charlie Patton, da Blind Lemon Jefferson a Robert Johnson, da Tampa Red a Tommy Johnson, da Willie Brown a Louise Johnson.
Una bella bibliografia chiude il volume e ci lascia la voglia di approfondire ulteriormente, partendo da queste indicazioni per cercare di capire quello che poi è successo in seguito.
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