Giorgio Gaslini, non solo jazz

Giorgio Gaslini, non solo jazz
di Adriano Bassi
228 pagine
ISBN-10: 8860535263
Casa Musicale Eco
2016

Quando è arrivato in redazione questo bel volume dedicato alla importante figura artistica di Giorgio Gaslini, abbiamo ritenuto giusto chiedere a Roberto Bonati, che di Gaslini è stato a lungo collaboratore, di leggerlo e parlarne ai nostri lettori. Quella che segue non è quindi una semplice "recensione," quanto piuttosto una riflessione di Bonati su un ritratto di Gaslini scritto da molteplici punti di vista.

Adriano Bassi ripercorre e approfondisce con il suo nuovo libro "Giorgio Gaslini, non solo jazz" gran parte della lunga quanto interessante intervista a Gaslini pubblicata nel 1986 nel precedente volume "Giorgio Gaslini. Vita, lotte, opere di un protagonista della musica contemporanea" per l'editore Franco Muzzio.

Bassi ci guida nella storia umana e musicale di questo importante e particolare musicista e maestro milanese mancato nel 2014. E lo fa con grande affetto e con il trasporto particolare di una amicizia trentennale, entrando nei dettagli del pensiero gasliniano, lasciando parlare, con la speciale e vitale dote comunicativa ben conosciuta da chi lo ha frequentato, il protagonista, riunendo così pensieri e conversazioni che sono il risultato di lunghe "giornate e nottate a parlare." Attraverso le parole di Gaslini ci appare la figura di un musicista, di un artista che pone e si pone delle domande, che si realizza attraverso il fare artistico quotidiano, artigianale, tra mille idee anche divergenti e spesso contaddittorie, "nullo die sine linea" o come era solito dire lui: "ogni mattina si ricomincia da capo" o ancora, con il suo gusto umoristico: "impiegatino modello alle otto allo sportello."

Ottima la scelta di inserire, nella seconda parte del libro, dopo alcune analisi musicali di brani, una sezione, nata da una precisa richiesta di Bassi, "Dicono di lui" che raccoglie pensieri, ricordi, riflessioni e dediche di tanti musicisti, collaboratori, artisti, discografici, giornalisti e amici di Gaslini. Dalle parole di chi lo ha conosciuto, di chi con lui ha lavorato o semplicemente lo ha frequentato emerge il senso di una presenza ancora viva, di un lascito ideale che può e deve essere ancora fertile esempio per un domani artistico intenso e creativo.

Molto interessante la trascrizione, a cura di Guido Michelone, di un conferenza/concerto, tenuta da Gaslini al Teatro Filodrammatici di Milano nel 1972, nella quale suona al pianoforte alcuni dei più famosi pezzi di musica jazz, ripercorre la storia della musica americana attraverso esempi musicali e recita poesie di protesta degli uomini di colore con quel suo gusto appassionato e particolare per il comunicare, spinto dal desiderio di condividere con il pubblico le sue passioni.

Conclude il volume una breve ma emozionante intervista alla moglie di Gaslini, l'attrice Simona Caucia Gaslini che ci parla brevemente ma con grande tenerezza anche di alcune "fragilità" dell'uomo, a completamento di questo libro di Bassi, nel segno dell'umanità di Gaslini.

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