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Giancarlo Tossani
ByÈ davvero il mio disco dell’anno, pregnante e gustoso: libero jazz in libero melting-pop. Enfasi?
02. Glenn Gould - Goldberg Variations.
Bach è un ossimoro (gr. oxymoron “acuta follia”), logica emozionante, rigore appassionante, pensiero lirico… e Gould ne è lo speciale paradossale interprete, un turbine intelligente.
03. Paul Bley - Time Will Tell (ECM - 1994).
Paul Bley maestro dell’ellissi… maestro della one-note-band…
04. Jimmy Giuffre - Jimmy Giuffre 3, 1961 (ECM - 1961).
Paradossale. Dopo 45 anni potrebbe ancora essere il miglior disco dell’anno.
05. Aphex Twin - Come to Daddy (Warp - 1997).
Fin dalla copertina, chiasmico (!): specularità e moltiplicazione, ovvero un twin peaks del remix, un bit torrent multiforme… e poi un po’ di brain dance è un buon compromesso per chi muove poco i piedi e tende a muovere troppo le mani sul proprio strumento.
06. Tim Berne - The Shell Game (Thirsty Ear - 2001).
Il gioco delle tre conchiglie, ma senza barare o forse sì, non proprio dove te lo aspetti, imprevedibile ma solido. Metaforico, mi sento traslato: non esiterei a definire Berne il mio compositore preferito.
07. Jon Ballantyne: Round Again (NY Jam - 2000).
Similitudine? Capita di sentire a volte delle strane coincidenze, magari solo ideali, di afferrare delle cose tra te e l’altro… Imperdonabilmente poco noto, pianista canadese risolutamente moderno.
08. Ornette Coleman - Beauty is a Rare Thing (Atlantic - 1959/61).
Ignorando un’etimologia del… cavolo (cole), Ornette è cole man, l’uomo del passo, ottima guida per valicare i confini, ma anche anacoluto, elaborata ignoranza delle regolarità sintattiche.
To be or net to be? To be Ornette, to be…
09. Zoogoo - Zoogoo
Ossia l’ultima uscita…tanto per dire che le cose escono al di là dei nostri cd-player…della net label You are not stealing records, ovvero: Non stai rubando dischi.
Citazionista: manipolazioni al gusto postmoderno e d’arte povera, dove i manuali dei software prendono il posto dei manuali d’armonia (con simpatiche conseguenze sul pensiero compositivo…) e le net label il posto delle etichette discografiche tradizionali.
10. … visto che nei commenti precedenti mi sono avvalso, come suggestione e a volte come chiave interpretativa, di una figura retorica, non posso che concludere con una di quelle fondamentali: la metonimia, figura della contiguità e quindi… last but not least i CD degli amici… e soprattutto quelli a venire (sia i CD che gli amici).
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