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Free Jazz di Ekkehard Jost

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Free Jazz

Ekkehard Jost

2006

L’Epos, Palermo

Euro 28,80.

Dopo le edizioni in tedesco, inglese e francese, è stato finalmente tradotto e pubblicato in lingua italiana uno dei classici della musicologia afroamericana. Colmando una grave lacuna del mercato editoriale, la casa editrice L’Epos si segnala ancora una volta per la lungimiranza ed il rigore scientifico che sottendono le sue strategie redazionali.

Scritto da uno dei più autorevoli musicologi di jazz, il testo costituisce una delle guide insostituibili per quanti amano la storia e l’estetica delle musiche improvvisate del ‘900. E a distanza di 35 anni dalla sua prima edizione, il libro contiene ancora le più acute indagini musicali sul free-jazz ed i suoi protagonisti. Da Ornette Coleman a Cecil Taylor, brani e dischi tra i più influenti dell’intero movimento sono analizzati con estrema dovizia di particolari, fino a ricostruirne genesi e caratteristiche formali.

Pur non trascurando il contesto storico-culturale che fa da cornice alle opere, Jost ha il non trascurabile merito di soffermarsi precipuamente sull’analisi formale, sfatando falsi miti ed errate interpretazioni sull’argomento.

Già l’incipit la dice lunga sulla dichiarazione d’intenti dell’autore, che inizia così la sua trattazione: “un sassofonista fu invitato a partecipare ad una session di free-jazz. Quando si presentò con il suo strumento, gli dissero che poteva esprimersi liberamente e suonare la sua musica. Come trasportato dalla corrente, suonò "I Do Like to Be Beside the Seaside" per l’intera durata della session. A quanto pare, i suoi colleghi ne furono terribilmente irritati e gli dissero di non disturbarsi a tornare”.

Il tutto per mettere in guardia contro l’eccessivo feticismo dell’improvvisazione, che - è vero - pervade alcune opere ("New York Eye and Ear" di Albert Ayler) del free jazz storico. In diverse pagine del libro, numerosi sono, infatti, i riferimenti all’organizzazione formale ed alla coscienza architettonica che ad esempio informa lo sviluppo tematico di "Ascension" e di altri capolavori di marca free.

L’importanza dl libro risiede anche nel ricostruire e contestualizzare l’opera di alcuni grandi musicisti (Mingus fra tutti), pionieri di alcune innovazioni tecnico-musicali di vitale importanza per i protagonisti del free-jazz.

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