Cuong Vu si muove da sempre in una dimensione stilistica misteriosa, che trae ispirazione tanto dalla tradizione del jazznon è raro ascoltarlo in concerto rivisitare a suo modo gli standard più classiciquanto dalle correnti più avventurose della downtown scene newyorchese, in cui ha mosso i primi passi a metà anni novanta. Questa capacità di confrontarsi con il linguaggio del jazz tradizionale, di esplorare, scomporre e ricostruire le composizioni altrui per riproporle sotto una nuova luce, è ben presente in Ballet, uscito recentemente per la benemerita RareNoiseRecords. In questo nuovo disco, Vu si concentra sul repertorio del compositore e arrangiatore Michael Gibbs , e per l'occasione invita un ospite d'eccezione, Bill Frisell (che di Gibbs fu studente al Berklee College of Music negli anni '70 -e la cui collaborazione per Big Band è stata di recente immortalata dalla Cuneiform con Play a Bill Frisell Set List, del 2015), ad ampliare il proprio trio, con Ted Poor al basso e Luke Bergman alla batteria.
Scelta riuscita, non solo per l'affinità tra Vu e Frisell, già verificata in altre occasioni, ma soprattutto per la capacità del chitarrista di essere allo stesso tempo solista di livello assoluto e accompagnatore impeccabile, fondamentale nel dare sostanza agli arrangiamenti di Vu. Il trombettista sceglie di lavorare principalmente sulla componente melodica delle composizioni, sottolineando la cantabilità dei temi, immediatamente memorabili, e dando forma compiuta ai brani con una divisione delle parti equilibrata, che valorizza il suono di insieme.
Il programma è costruito con cura, e passa con naturalezza dal tema spigoloso di "Ballet" alle atmosfere sognanti di "Feelings and Things," dal swing giocoso di "Blue Comedy," con la tromba in equilibrio tra scansioni ritmiche inaspettate e una fluidità di fraseggio straordinaria, alle dinamiche quasi rock di "On the Third Day," dove il volume si alza e il suono si fa più aggressivo, con un Frisell scatenato in primo piano. Chiude il disco "Sweet Rain," una delicata ballad dove il contrasto tra il timbro scuro di Vu e la leggerezza del tocco di Frisell si fa più evidente.
Ballet è un album molto ben riuscito, che ha il pregio di essere immediatamente leggibile e sempre coinvolgente, squisitamente "classico" ma non per questo banale.
Track Listing
Ballet; Feelings And Things; Blue Comedy; And On The Third Day; Sweet Rain.
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