Al Jarreau: Wow! Live at the Childe Harold

Ecco un'altra brillante scoperta dal produttore Zev Feldman. Una registrazione inedita dell'agosto 1976, che documenta un concerto di Al Jarreau in un localino di Washington, il Childe Harold. Diciamo subito che la performance è intensa e trascinante, una delle migliori tra le sue registrazioni.

Jarreau aveva 36 anni, era nel pieno della sua maturità di interprete eclettico, capace di restare in equilibrio tra jazz e soul feeling, incline a disinvolte sperimentazioni vocali. Il suo inventivo scat singing richiamava alla mente Mark Murphy mentre il gusto per le invenzioni sonore sarà esteso da Bobby McFerrin.

Nel 1976 la figura di Al Jarreau era sul punto di decollare sul panorama internazionale: dopo un decennio d'esibizioni in bar e piccoli club della California (condividendo anche il palco con i giovani John Belushi e Bette Midler) aveva da poco pubblicato We Got By il suo debutto discografico e completata l'incisione di Glow, che otterrà un grande successo internazionale e gli farà vincere il Grammy Award del 1978. Nel variopinto mix di componenti che Jarreau aveva calibrato, la pop music iniziava ad avere un peso rilevante.

Questa spontanea performance nell'intimo localino di Washington (registrata professionalmente da una radio locale e rimasterizzata in analogico) rende palpabile tutta la sua scintillante ed estroversa creatività d'interprete, sorretta dal gusto di inventare e alimentata nel rapporto col pubblico, tra dialoghi e risate. Nel repertorio non troviamo successi pop ma composizioni personali e due classici del jazz come "Take Five" di Paul Desmond e "Shiny Stockings" di Frank Foster.
"Rainbow in Your Eyes" era di Leon Russell ed uscirà in Glow ma tra le due versioni c'è un abisso: tanto accattivante e patinata quella ufficiale quando appassionata e avventurosa la versione live (con una magica coda gospel). Quasi la stessa cosa si può dire per "Fire and Rain" di James Taylor.

Interpretazioni ancor più swinganti e fantasiose—che danno la piena misura delle doti di Jarreau anche nel vocalese—le troviamo nella lunga "Take Five" e nella basiana "Shiny Stockings." Significativa è la presenza al Fender Rhodes di Tom Canning, già suo fido partner e futuro produttore. Gli ultimi tre brani sono composizioni di Jarreau tratte da We Got By. Anche qui il confronto tra le versioni in studio e questo live è emozionante. Pubblicato in LP e in CD con un ricco booklet di immagini e testimonianze, Wow! è un album da non perdere.

Disco della settimana.

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