Stuart McCallum & Mike Walker: The Space Between
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Già piuttosto impegnati con le rispettive formazioni in cui militano attualmente (l'uno con Cinematic Orchestra e Slowly Rolling Camera, l'altro con Impossible Gentlemen e Printmakers), i "due di Manchester" ci riprovano e un paio di anni dopo il precedente Beholden, ripropongono un nuovo CD chitarristico. Parliamo di Stuart McCallum e Mike Walker, amici di vecchia data e tra i più attivi chitarristi nel contemporaneo dell'area jazzistica e para-jazzistica britannica.
Momenti pastorali abbelliti da appena accennati archi, cadenzate e melodiche ballad, richiami classici (Beethoven e Debussy), omaggi a signori del suono come Burt Bacharach (Alfie) o a maestri dello strumento come Pat Metheny o Bill Frisell e echi di folk o folk dance di un generico globale "nord," fanno la cifra di un lavoro fuori dal tempo che forse solo due inglesi potevano oggi pensare a dare alle stampe conprobabilmentela sola voglia di suonare cose che piacciono a loro, in barba a tutto ciò che ruota attorno.
Languido e cristallino, il suono è della serie "relax" dove nulla prevarica il resto. Una sorta di ironica conversazione "very british" e molto vicina a brani da colonna sonora inter-ludica e quasi multimediale. Tenerezze acustiche che possono piacere a moltissimi (sicuramente a frotte di chitarristi) e lasciare altri inerti e addormentati.
In altre parole un caldo omaggio agli spazi musicali ricchi di timbrica e armonia di colore fra il resto ben organizzata negli studi Real World di Peter Gabriel immersi nella campagna di Bath e con quel tanto di elettronica intelligente messa nei posti canonici.
Impressivo, rarefatto e descrittivo The Space Between è uno di quei dischi che qualcuno potrebbe scegliere di lasciare in modalità "repeat" senza quasi accorgersene, quasi fosse una delle dolci ninna nanne che la amata nonna intona nelle notti di pioggia e vento. Da questo punto di vista funziona a meraviglia.
Momenti pastorali abbelliti da appena accennati archi, cadenzate e melodiche ballad, richiami classici (Beethoven e Debussy), omaggi a signori del suono come Burt Bacharach (Alfie) o a maestri dello strumento come Pat Metheny o Bill Frisell e echi di folk o folk dance di un generico globale "nord," fanno la cifra di un lavoro fuori dal tempo che forse solo due inglesi potevano oggi pensare a dare alle stampe conprobabilmentela sola voglia di suonare cose che piacciono a loro, in barba a tutto ciò che ruota attorno.
Languido e cristallino, il suono è della serie "relax" dove nulla prevarica il resto. Una sorta di ironica conversazione "very british" e molto vicina a brani da colonna sonora inter-ludica e quasi multimediale. Tenerezze acustiche che possono piacere a moltissimi (sicuramente a frotte di chitarristi) e lasciare altri inerti e addormentati.
In altre parole un caldo omaggio agli spazi musicali ricchi di timbrica e armonia di colore fra il resto ben organizzata negli studi Real World di Peter Gabriel immersi nella campagna di Bath e con quel tanto di elettronica intelligente messa nei posti canonici.
Impressivo, rarefatto e descrittivo The Space Between è uno di quei dischi che qualcuno potrebbe scegliere di lasciare in modalità "repeat" senza quasi accorgersene, quasi fosse una delle dolci ninna nanne che la amata nonna intona nelle notti di pioggia e vento. Da questo punto di vista funziona a meraviglia.
Track Listing
And Finally; Alfie; Moment Us; Yewfield; String Quartet In G Minor (excerpt from the 3rd movement); The Space Between; As The Trees Waltz; My Ideal; Sky Dancer.
Personnel
Stuart McCallum: chitarra; Mike Walker: chitarra; Ospiti: Laura Senior, Gemma South: violino; Lucy Nolan: viola; Peggy Nolan: violoncello.
Album information
Title: The Space Between | Year Released: 2017 | Record Label: Edition Records
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Instrument: Guitar
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