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Fred Frith and Arte Quartett: Still Urban / The Big Picture
ByL'"Arte" è ormai una piccola istituzione che, sin dalla sua formazione datata 1995, voluta dai quattro sassofonisti Beat Hofstetter, Sascha Armbruster, Andrea Formenti e Beat Kappeler, opera con rara intelligenza nel campo della avantgarde music e della improvvisazione creativa. Le loro avventure accanto a nomi "sacri" come quelli di Tim Berne, Terry Riley, Urs Leimgruber, Django Bates, Pierre Favre e, ora, Frith, non danno adito a dubbi. Si tratta, con quasi nessun margine di dubbio, di uno degli ensemble più creativi e bravi in circolazione. Onnivori e aperti a diverse forme di produzione "alternativa," i quattro musicisti elvetici, colpiscono a fondo per la straordinaria analisi formale con la quale affrontano ogni tema. Se ne sono accorti anche dalle parti di Forlì quelli di Area Sismica, che - dopo averli avuti ospiti in concerto proprio con il progetto Still Urban e con Frith - li hanno poi recentemente richiamati alle prese con le composizioni trasversali di un nome come quello di Nick Didkovsky, chitarrista dei Doctor Nerve, "avant-rock" ensemble fra i più costanti ed energetici precursori del post-minimalismo e del neo-massimalismo contemporaneo. Misurati ma comunque sempre accattivanti, hanno dalla loro il tocco e la maestria dei grandi, snocciolando - come davvero pochi altri degli stessi territori - il vocabolario della classe e dello stile.
Accanto a loro, in questa occasione, l'infinita grandezza del signor Frith, titolare di tutte le composizioni dei due CD presi in esame. Il primo, "Still Urban" è stato commissionato dal celebre festival dei "Stanser Musik Tage" e creato durante una lunga residenza del chitarrista britannico presso il convento dei frati Benedettini Maria-Rickenbach. Fu presentato in anteprima il 22 aprile 2004 durante il festival di Stans (la versione su disco è però stata registrata nel corso della primavera del 2008) ed è composto di nove movimenti per un totale di poco più di 45 minuti. Il secondo "The Big Picture," fu invece commissionato al quartetto nel 1999 e venne presentato in anteprima mondiale il 22 marzo del 2000 con Urs Leimgruber e Fred Frith in qualità di solisti. Consta di sei brevi movimenti della durate di di poco più di due minuti ciascuno, piuttosto assimilabili alle architetture delle composizioni "urbane" di Frith, create per il primo lavoro. In più, in qualità di "special guest," ci sono anche il pianoforte di Katherina Weber e la batteria di Lucas Niggli.
A completare il CD è stato però aggiunto anche l'interessante estratto da "Freedom in Fragments," vale a dire altre 15 composizioni di Frith, originariamente in un totale di 23, commissionate al Rova Saxophone Quartet e scritte nel corso del 1994 con la peculiarità di poter essere liberamente eseguite senza ordine precostituito. Rova incise il lavoro per la Tzadik di John Zorn (al quale è anche dedicato un brano della scaletta), mentre in questa versione esistono sette brani diversi e non inclusi nella prima versione registrata.
Titoli e matematiche a parte, "The Big Picture" è sicuramente un lavoro più complesso e meno minimalista rispetto a "Still Urban". Indirizzeremmo prima, pertanto, l'ascoltatore meno curioso all'ascolto di "Still Urban" mentre consiglieremmo prima a colui il quale ricerca gradienti d'ascolto differenti, le avventure di "Big Picture," più iconoclasta, frammentato e precario. Comunque sia, se lo si vuole, in entrambi i casi, musica al di fuori di ogni possibile categorizzazione, libera e certamente rara anche nei panorami consueti di queste tipologie musicali. Il bello è (ed è qui che questi dischi vincono la sfida) che tutto quello che sembra in qualche modo "formale," sfugge in realtà da qualsivoglia limitazione di sorta, rompendo geometrie precostruite e sorvolando territori che, in modo analogo, erano stati frequentati da alcuni nomi della indimenticata "Lovely Music" fine anni Settanta, degli esperimenti elettronici di Paul De Marinis o Robert Ashley. In altre parole, "un altro modo" di vivere e far vivere ciò che normalmente viene riconosciuta quale musica contemporanea. Al signor Frith, chitarrista, compositore, songwriter e grande improvvisatore, un rinnovato premio di vera icona della musica d'avanguardia dove poesia e ricerca di suono e architettura s'intersecano come nel mondo dei giusti.
Track Listing
Still Urban Part 1 - 9 01. Part 1: Landscape With or Without Edges; 02. Part 2: Door Won't Open, Door Won't Close; 03. Part 3: Nervous When I Turned; 04. Part 4: Family Ties; 05. Part 5: Science to Someone Living; 06. Part 6: Glass and Mirror Cut to Size; 07. Part 7: Everywhere Hastily We Followed; 08. Part 8: Two Blinkings of an Eyelid; 09. Part 9: Near Future Faith; The Big Picture Part 1 - 6: 01. The Big Picture Part 1; 02. The Big Picture Part 2; 03. The Big Picture Part 3; 04. The Big Picture Part 4; 05. The Big Picture Part 5; 06. The Big Picture Part 6. Freedom in Fragments 07. Introduction: The Power of Prayer; 08. Some Assembly Required (soloist: B. Hofstetter); 09. Hopscotch (for John Zorn); 10. Confess; 11. Song and Dance; 12. Void Where Prohibited (soloist: S. Armbruster); 13. Rosali's Song; 14. Red Rag; 15. Significant Restrictions Apply (soloist: A. Formenti); 16. Boyan's Problem; 17. Kick It; 18. Nostalgia; 19. Batteries Not Included (soloist: B. Kappeler); 20. T. Square Park Lark (for Frank Zappa); 21. The Power of Prayer: Coda. Tutti i brani sono composti da Fred Frith.
Personnel
Fred Frith
guitarFred Frith (chitarra); Beat Hofstetter (sax soprano); Sascha Armbruster (sax alto); Andrea Formenti (sax tenore); Beat Kappeler (sax alto e baritono); Katharina Weber (piano); Lucas Niggli (batteria).
Album information
Title: Still Urban / The Big Picture | Year Released: 2009 | Record Label: Intakt Records
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