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David S. Ware: Shakti
ByIn effetti c'è molto Coltrane (ma a ben ascoltare la suite eponima che conclude il disco, anche Rollins) sia nello stile sia nella pronuncia di Ware, che per qualche tempo ha sospeso l'attività dal vivo anche perché il 12 maggio scorso è stato operato ai reni dopo dieci anni di dialisi.
La spiritualità e la dimensione ieratica sono ulteriori tasselli che riportano al maestro di Hamlet. Parlano chiaro in questo senso la preghiera pubblicata all'interno del CD o, per fare solo un esempio, l'improvvisazione di "Reflection": un tempo lento, intenso e aperto, che innalza perfettamente l'assolo siderale di Ware.
Nelle lunghe cavalcate libere e circolari si distingue la sintassi disarticolante di Morris, il cavernoso incedere del pizzicato di Parker e il settantacinquenne Smith, nuovo batterista alla corte di Ware ma protagonista non certo di primo pelo della scena jazzistica: la sua carriera abbraccia un arco musicale che va da Nat "King" Cole a Muhal Richard Abrams, passando per Gil Evans e George Russell.
All'improvvisazione fanno da cornice temi dalla schietta originalità, come il sei ottavi di "Nataraj," impreziosito da un gioco di chiamata e risposta tra sax e chitarra o l'imprendibile tempo ternario strutturato in sezioni obbligate di "Antidromic".
Track Listing
Crossing Samsara; Nataraj; Reflection; Namah; Antidromic; Shakti.
Personnel
David S. Ware
saxophone, tenorDavid S. Ware: tenor saxophone and kalimba (4); Joe Morris: guitar and percussion (4); William Parker: bass; Warren Smith: drums and percussion.
Album information
Title: Shakti | Year Released: 2009 | Record Label: AUM Fidelity