Tom Hamilton - Bruce Eisenbeil: Shadow Machine

Bruce Eisenbeil è un chitarrista con un piede nel jazz più contemporaneo e l'altro nell'avanguardia più rigorosa, che cerca da anni di mantenere viva la tradizione di Derek Bailey, Sonny Sharrock, Fred Frith, Nels Cline, Elliott Sharp e pochi altri. Ha collaborato con Cecil Taylor, Evan Parker, Milford Graves, David Murray e e si è ritagliato un suo spazio interessante e stimolante nella scena più radicale di New York, città nella quale vive dal 1995. In questo album viene affiancato da Tom Hamilton, un tastierista attivo sulla scena della musica elettronica da oltre 40 anni, spesi principalmente alla corte di Robert Ashley, senza però farsi mancare esperienze importanti con Alvin Lucier, Blue Gene Tyranny, ma anche con Roscoe Mitchell e Richard Abrams, figure ormai leggendarie della scena del jazz d'avanguardia di Chicago.

Questo album vede i due compari impegnati a tessere trame grumose e irte di ostacoli, dense di suoni spinosi e appuntiti, veri e propri ricci di mare che sprizzano acido urticante. Non mancano momenti dove l'ironia sembra diventare lo strumento prescelto per dare ulteriore interesse alle situazioni in atto. Il coraggio non manca mai, così come la voglia di andare sempre avanti, incuranti delle ferite e delle amputazioni. La musica è stata registrata interamente dal vivo in studio, senza trucchi, senza ripensamenti. Una sorta di stream of consciousness che dapprima sembra volerci respingere, ma che poi piano piano ci ingloba all'interno del suo fluire. Meglio non opporre resistenza.

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