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Andrew Hill: Point of Departure to Compulsion!!!!! Revisited

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Andrew Hill: Point of Departure to Compulsion!!!!! Revisited
Point of Departure di Andrew Hill, inciso nel marzo 1964 e pubblicato dalla Blue Note una manciata di mesi dopo, è uno degli album di culto di quello che viene definito appunto Blue Note Style, ciò che la gloriosa etichetta fondata un quarto di secolo prima da Alfred Lion e Francis Wolff seppe brillantemente "illustrare" in particolare in quei turbolenti sixties, anni di grandi rivoluzioni culturali cui il jazz diede una mano tutt'altro che secondaria, come la stessa Blue Note non mancò del resto di documentare, anche se qui si tratta di qualcosa di diverso, qualcosa di intermedio fra la longa manus (e relativa eredità) bop e, appunto, l'iconoclastia free. In questa linea di mezzo si colloca quindi il capolavoro di Hill, rappresentandone, come dicevamo, uno degli esempi più fulgidi e—diremmo—paradigmatici.

Nel sestetto che lo incise un ruolo centrale gioca ovviamente colui che rappresenta un po' l'emblema di questo indirizzo (che peraltro seppe spesso oltrepassare, in proprio o accanto ad altre figure carismatiche). Stiamo parlando naturalmente di Eric Dolphy, destinato purtroppo a lasciarci tre mesi quasi esatti dopo queste incisioni, ma almeno personaggi come Joe Henderson, Richard Davis e Tony Williams sono a loro volta quanto mai significativi, ognuno con le proprie esperienze, dell'indirizzo di cui sopra (Kenny Dorham, per parte sua, apparteneva alla generazione dei boppers, ma seppe calarsi splendidamente nel ruolo).

La musica è vibrante, mai banale (Andrew Hill, scomparso nel 2007, era un compositore, un uomo-musica, coi fiocchi), meravigliosamente strutturata e sempre ispirata, ciò che avviene anche nel secondo LP, Compulsion, inciso nell'ottobre 1965, con un organico allargato a due percussionisti (ma con una sola ancia). Mancano magari i guizzi di Dolphy, ma tutto procede ugualmente sulla direttrice del jazz con la J maiuscola (e c'è comunque, fra gli altri, John Gilmore, non così facile da trovare al di fuori dell'Arkestra di Sun Ra).

Insomma: una riedizione spettacolare, indispensabile, per una durata complessiva di ottanta minuti appena scarsi. C'è altro?

Album della settimana.

Track Listing

Refuge; New Monastery; Spectrum; Flight 19; Dedication; Compulsion; Legacy; Premonition; Limbo.

Personnel

Additional Instrumentation

Kenny Dorham: trumpet (#1/5); Freddie Hubbard: trumpet, flugelhorn (#6/ 9); Eric Dolphy: alto saxophone, bass clarinet, flute (#1/5); Joe Henderson: tenor saxophone (#1/5); John Gilmore: tenor saxophone, bass clarinet (#6/9); Richard Davis (#1/5, 8), Cecil McBee (#6, 7, 9): double bass; Anthony Williams (#1/5), Joe Chambers (#6/9): drums; Renaud Simmons: congas (#6/9); Nadi Qamar: percussion [african drums], thumb piano (#6/9).

Album information

Title: Point of Departure to Compulsion!!!!! Revisited | Year Released: 2022 | Record Label: Ezz-thetics


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