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Moonsun Christophe Schweizer: Opus
L'enciclopedismo stilistico è, in effetti, uno dei tratti distintivi di Schweizer, musicista dagli studi e dagli interessi onnivori. Con questo gruppo, il gusto per le lunghe esecuzioni, per i temi complessi e le frequenti aperture all'improvvisazione libera trova una sua sistemazione organica, resa possibile da sidemen tecnicamente impeccabili e stilisticamente affini al leader.
Le sette composizioni, tutte di Schweizer, attraversano la storia del jazz e della musica eurocolta degli ultimi sessant'anni. Lo fanno con spirito postmoderno, passione per la giustapposizione di atmosfere diverse e per la citazione - mai esplicita, ma perfettamente udibile - dei modelli.
A proposito di modelli, si ascoltano qui le idee mingusiane - alcuni dei musicisti della band hanno militato nella Mingus big band - risalenti ai tempi del Jazz Composers Workshop (chorus estesi, cambi di tempo durante l'improvvisazione); temi astratti alla Braxton del primo quartetto; alternanza di parti rigidamente scritte e spazi di improvvisazione collettiva alla Berne o alla Zorn, passando per Hemphill.
Ecco, forse le composizioni più audaci e strutturate di Schweizer non hanno la freschezza e la fluidità di quelle del quasi coetaneo e più noto Tim Berne, ma può immaginarsi facilmente un dialogo tra i due musicisti, se non altro a distanza, ascoltando questo Opus e il berniano Snakeoil. Entrambi sono lavori in cui viene messo a punto uno stile maturo e consapevole, che si nutre di musica complessa, ma non autoreferenziale o smaccatamente cerebrale.
Opus suona compatto, senza nessuna sbavatura, grazie alla precisione millimetrica della ritmica, su cui si stagliano i virtuosismi dei fiati e il fraseggio spigoloso del pianoforte, anche se magari Jacob Sacks avrebbe potuto talvolta indugiare di più sullo sviluppo melodico del proprio modo di suonare, invece di privilegiare un'armonia nervosa e cangiante, anche quando non ce n'è veramente bisogno.
Sorprende, in fine, l'uso del silenzio, frequentissimo nel disco, come se il gruppo volesse spiazzare l'ascoltatore con ripartenze di grande potenza o sentisse l'esigenza, nelle lunghe esecuzioni, di momenti di respiro, necessari sia alla tenuta della forma compositiva, sia alla sua fruibilità.
Track Listing
1. Rise, Rise, Rise! (13:13); 2. Deep Sea Sonata (12:10); 3. Invention and Expedition (09:02); 4. Aria of Rare Beauty (05:35); 5. Five Men on a Boat (10:03); 6. Benedicta (03:46); 7. Some Made It Home (08:00). Tutte le composizioni sono di Christophe Schweizer.
Personnel
David Binney
saxophoneChristophe Schweizer (trombone); David Binney (sax alto); Jacob Sacks (pianoforte); Zack Lober (contrabbasso); Dan Weiss (batteria).
Album information
Title: Opus | Year Released: 2012 | Record Label: Unit Records
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