Johan Lindstrom: On the Asylum

Un settetto stellare con alcuni dei maggiori protagonisti della scena musicale svedese che aveva debuttato nel 2018 con lo splendido Music for Empty Hall più l'apparizione di Elvis Costello nel brano di apertura. Due indizi sufficienti a suscitare più di una curiosità intorno a On the Asylum, seconda uscita discografica dell'ensemble di Johan Lindstrom, specialista della steel guitar, collaboratore di Nils Petter Molvaer, Patti Smith, Per Texas Johansson, Sly & Robbie, compositore, produttore, sound designer. E soprattutto creatore di mondi sonori immaginifici.

Perchè On the Asylum è proprio questo, a partire dal recitativo iniziale di Costello, le sue parole, la sua voce, la sua inflessione, il soffio soffuso di ance e ottoni come fondale e una musicalità quasi prorompente. Poi arriva «Twenty Twenty», un tema alla "Peter Gunn" con un riff assassino, difficile da dimenticare. «Homeward» è una dolce ballad il cui crescendo intenerisce anche le scorze più dure. Nemmeno il tempo di crogiolarsi in tanta bellezza che arriva «The Prom» atmosfere noir, locali fumosi, la pupa di turno evocati con un lungo piano sequenza. Richiamo alla settima arte non casuale dato che l'intero lavoro si sviluppa come una sequenza di quadri sonori, scene musicali che raccontano storie, evocano paesaggi, creano atmosfere, tratteggiano personaggi immaginari. E ti fanno viaggiare sulle ali della fantasia.

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