Roberto Magris: MatchPoint

Registrato prima della pandemia e pubblicato lo scorso dicembre, il nuovo album del pianista triestino nasce in uno dei suoi soggiorni statunitensi. Com'è noto Roberto Magris pubblica dal 2007 con l'etichetta di Kansas City JMood Records e, come già successo col disco Live in Miami comprendente Brian Lynch, uno dei suoi "approdi" è la metropoli della Florida con la sua nutrita comunità caraibica.

Qui lo troviamo a capo di un quartetto comprendente il vibrafonista e percussionista cubano Alfredo Chacon, il batterista costaricano Rodolfo Zuniga e il bassista statunitense Dion Kerr. L'incontro si svolge sul condiviso terreno della melodia e del ritmo, in percorsi di festoso modern mainstream. Quattro degli otto brani sono scritti da Magris e gli altri da tre pianisti a lui cari (McCoy Tyner, Thelonious Monk, Randy Weston) e da Richard Kermode, già tastierista di Carlos Santana per cui scrisse "Yours Is the Light" qui presente.

C'è alta affinità tra l'identità latina dei partner e il pianismo danzante di Magris, aspetto esaltato dal radioso incontro pianoforte/vibrafono, spesso condotto all'unisono. Dal lavoro collettivo emerge tutta la bellezza di tradizioni musicali ampiamente condivise e rielaborate con gusto e passione: un jazz disinvolto e brillante, che si sviluppa in lunghi assoli a partire dai cantabili brani del repertorio. Tra i brani abbiamo apprezzato in modo particolare il solo piano in "Reflections" e la fresca attrattiva di "Samba for Jade," che rinnova il fascino di Cal Tjader.

Comments