Manolo Cabras


Sono pochi gli artisti che riescono a esprimersi in maniera così naturale in solo. Un disco tridimensionale!!!!!
2. Edward Vesala, Lumi (ECM, 1987)
Per gli amanti dell'ECM anni '80. Un progetto decisamente originale con un'orchestrazione di ampio spettro e atipica. Divertente.
3.Jimmy Giuffre 3, 1961 (ECM, 1992)
Musica del futuro, registrata 57 anni fa... Attenzione, questo disco crea dipendenza.

4. Annette Peacock, An Acrobat's Heart (ECM, 2000)
Un'altro disco ECM unico nel suo genere. Testi, composizioni, arrangiamenti a cura di Annette Peacock. Un lavoro profondo e toccante.
5. Bill Evans, Trio 64 (Verve, 1964)
Forse l'unico documento registrato della collaborazione di Gary Peacock con Bill Evans. Un Bill Evans Trio gioioso e avventuroso.
6. Andrew Hill, Dusk (Palmetto, 2000)
Andrew Hill. Uno di quei pochi artisti che sono riusciti a evolversi fino all'ultimo dei suoi giorni. Con Dusk, conferma la sua visione musicale senza compromessi è intatta, non diluita e forse più avanzata che mai.

7. Benoit Delbecq Trio, The Sixth Jump (Songlines, 2010)
Definirei questo lavoro come un'apoteosi del contrappunto ritmico melodico. "Africa meets György Ligeti."
8. Paul Bley Quintet, Barrage (ESP, 1965)
Le composizioni di Carla Bley e un ensemble da capogiro. Paul Bley, piano; Marshall Allen sassofono contralto; Dewey Johnson tromba; Milford Graves percussioni; e come se non bastasse Eddie Gomez, al contrabbasso, che suona free jazz!!!).
9. Alice Coltrane, Universal Consciousness (Impulse!, 1971)
Il suo debutto in questo disco come organista è incredibile. Gli arrangiamenti, l'orchestrazione e il lavoro fatto in studio di registrazione sono anche notevoli. Un vero "trip" anni settanta.
10. Lilly Joel (Lynn Cassiers & Jozef Dumoulin), What Lies in the Sea (Sub Rosa, 2015)
Un disco da ascoltare rigorosamente da soli. Un viaggio nel mondo dell'improvvisazione elettronica, dolce, aggressivo e intellettuale allo stesso momento.
Foto: Roger Vantilt
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Instrument: Bass
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