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Jack Bruce: Composing Himself - The Authorized Biography
di Harry Shapiro (prefazione di Eric Clapton)
Jawbone Press
Jack Bruce è uno dei più importanti bassisti di tutta la storia del rock ed è certamente un musicista a tutto tondo, capace di esprimere al meglio le proprie idee anche a livello compositivo. Oltre ad essere un eccellente bassista, cantante e compositore, Bruce sa esprimersi con grande competenza anche all'armonica e alle tastiere. Questa ottima biografia scritta da Harry Shapiro con la completa collaborazione del bassista scozzese ci permette di avere uno spaccato esauriente e completo della lunghissima carriera di Jack Bruce, a cominciare dalla sua infanzia in quel di Glasgow, alle prese con mille problematiche sociali e con il suo genio musicale che già si era manifestato in verdissima età.
Bruce decise prestissimo di lasciare la natia Scozia per diventare musicista professionista e dopo aver toccato anche l'Italia (Milano ed Aviano, in due distinti periodi) si stabilì a Londra nei primi anni sessanta entrando velocemente nel giro di Alexis Korner e Graham Bond, due dei musicisti più importanti dell'epoca. Il successivo break fu quello più importante della sua carriera: i Cream con Eric Clapton e Ginger Baker. Il trio ebbe immediatamente grande successo, anche se dietro le quinte l'ottimo sodalizio artistico fra Bruce e Baker ha sempre dovuto coesistere con il fatto che a livello umano i loro rapporti erano pessimi. La cosa originava da vecchie litigate avvenute quando entrambi erano ancora alla corte di Graham Bond. Le loro due personalità erano decisamente agli antipodi e Clapton si trovò spessissimo a dover fare da mediatore e paciere.
Terminata l'avventura dei Cream, che rese i tre musicisti famosissimi e ricchi, Bruce decise di intraprendere una carriera solistica ma sbagliò praticamente tutte le scelte successive, privilegiando l'aspetto artistico e la voglia di sperimentare cose nuove a svantaggio del business. Le complicate vicende personali non lo aiutarono affatto e il suo rimane certamente uno dei casi di popolarità a macchia di leopardo più evidenti di tutta la storia del rock.
Bruce è tuttora attivo e ha attraversato la storia del rock e del jazz degli ultimi 50 anni lasciando testimonianze preziose e fondamentali: dal suo lavoro con il Tony Williams Lifetime al suo ruolo fondamentale nelle band di Kip Hanrahan. Anche se alla fine il grande pubblico lo ricorda principalmente per la trionfale reunion con Clapton e Baker che nel 2005 ha portato alla ricostituzione dei Cream per sette concerti completamente sold-out alla Royal Albert Hall di Londra (a maggio) e al Madison Square Garden di New York (ad ottobre).
Tutto questo è raccontato con grande cura nelle 320 pagine del libro che comprende anche una bella sezione fotografica e alcune appendici molto curate che documentano la discografia, le esibizioni dal vivo dal 1965 al 2009 e alcune considerazioni tecniche sull'utilizzo del basso. La partenza è invece affidata ad un paio di paginette scritte da Eric Clapton. La lettura di questo bel libro è davvero interessante dalla prima all'ultima pagina e alla fine abbiamo la conferma che questa è certamente una delle migliori biografie musicali che ci è capitato di leggere.
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