Sandro Marra Quartet: Intro

A colpire sono le introduzioni e le parti soliste generate dalla chitarra elettrica di Andrea Cerretani, capace di un timbro affilato, tagliente al punto giusto, ma anche la sonorità graffiante di Marra e del suo sax alto, spesso al centro degli sviluppi tematici, intorno ai quali si muove una band dall'interplay coinvolgente, a tratti anche esaltante. Dell'intero album va segnalata la dimensione live, forte di momenti più intimi e distesi, come nell'apertura chiaroscurale di "Gentle Rain," un brano che rilascia una melodia morbida e cantabile, al contrario delle spigolature che il quartetto riesce a produrre in "Waltson," passaggio tra i meglio riusciti proprio perché segnato in maniera profonda da un susseguirsi di eventi ritmico/melodici mai banali e mai tesi a uno sterile tecnicismo.

C'è dunque grande unione d'intenti, c'è spontaneità estrema, ci sono soluzioni varie e interessenti, giusto dunque dar valore a lavori di questo genere, che arrivano sulle nostre scrivanie privi di enfasi e senza aspettative, ma che poi riescono a stazionare nei nostri lettori per diverso tempo.

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